Porcari, dal ministero un maxi finanziamento da oltre 5 milioni per mettere in sicurezza il rio Leccio

6 aprile 2023 | 13:23
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Saranno realizzate due casse di espansione e i lavori termineranno a marzo del 2026. Esulta il Comune: “Un progetto atteso che diventa realtà”

Un finanziamento complessivo da oltre 9 milioni di euro mettere in sicurezza il rio Leccio. Il corso d’acqua presto non farà più paura ai cittadini: il ministero dell’ambiente, attraverso la direzione per la difesa del suolo della Regione Toscana, ha infatti stanziato altri 5 milioni e 376mila euro per larealizzazione di due casse di espansione a nord dell’abitato di Porcari.

Si tratta di un’opera di ingegneria idraulica molto attesa e che per duecento anni assicurerà sonni tranquilli agli abitanti di Porcari e a tutte le attività, produttive e agricole, che si trovano a sud del binario ferroviario. La notizia è stata annunciata questa mattina (6 aprile) dal sindaco di Porcari, Leonardo Fornaciari, dall’assessore alla sicurezza idrogeologica Franco Fanucchi, dal presidente del Consorzio 1 Toscana nord Ismaele Ridolfi e dalla consigliera regionale del territorio Valentina Mercanti. Presente, inoltre, anche l’ingegnere Antonio Di Fonzo.

finanziamento rio leccio porcari

Il risultato è arrivato a conclusione di un lungo lavoro di collaborazione tra enti iniziato nel 2015 con la stesura di un progetto allegato al piano strutturale comunale per risolvere alla radice il problema delle piene repentine del rio Leccio, ondate episodiche brevi ma molto intense. La soluzione individuata per regimare le acque è stata condivisa con il Consorzio 1 Toscana nord, che ha attualizzato nel tempo il progetto iniziale anche adeguando i prezzi, e con la Regione Toscana. Le due casse di espansione a nord del paese tratterranno le acque del rio Leccio in caso di piena e impediranno loro di raggiungere il centro di Porcari. I lavori dovrebbero terminare a marzo del 2026. Questo, come spiegato dall’ingegnere Di Fonzo, si tratta “solo” del primo step: l’obiettivo è quello di arrivare a 5 casse di espansione.

Il comune di Porcari esulta per maxi finanziamento ricevuto: “Lo studio per la realizzazione delle casse di espansione è iniziato nel 2015 e sembrava praticamente un sogno – commentano Fornaciari e Fanucchi -. In questi anni abbiamo lavorato sotto traccia e, grazie alla sinergia tra enti, siamo arrivati a questo nuovo importante finanziamento che permetterà di realizzare un’opera attesa da 15 anni”. “Questo nuovo finanziamento sul rio Leccio lo abbiamo chiesto ad ottobre, sei mesi fa, e siamo rimasti sorpresi anche noi dalla tempestività della risposta – prosegue Fanucchi -. Non nascondo che abbiamo festeggiato perché questa è una delle più grandi soddisfazioni da quando sono in Comune. Giusto ringraziare il ministero per la sensibilità dimostrata: il tema della sicurezza non deve avere colore politico”.

Ismaele Ridolfi non ha dubbi: “Si tratta del più grande e importante finanziamento registrato non solo su Porcari, ma su tutto il territorio gestito dal nostro Consorzio. Ed è stato ottenuto grazie ad un determinante lavoro di sinergia. Come Consorzio gestiamo 64 Comuni, ma un’amministrazione attenta alla difesa del suolo come quella di Porcari credo di non averla mai incontrata”.

finanziamento rio leccio porcari

L’assessora regionale Monia Monni non è potuta essere presente alla mattinata, ma presto verrà a Porcari per effettuare un sopralluogo sul rio Leccio. Presente, però, la consigliera Valentina Mercanti: “Mi fa piacere essere qui a Porcari perché quello annunciato oggi è uno degli interventi richiesti quando mi candidai per la Regione. L’attenzione sul territorio da parte mia, dell’assessora Monni e di tutta la Regione, è massima”.

Il progetto

Ricostruiscono l’iter il sindaco, Leonardo Fornaciari, e l’assessore alla sicurezza idrogeologica, Franco Fanucchi: “La messa in sicurezza del rio Leccio è stata, da sempre, un chiaro obiettivo della nostra amministrazione. Nel corso degli anni questo corso d’acqua è esondato più volte e in più punti, provocando danni alle abitazioni adiacenti, soprattutto nel tratto intorno alla scuola media Enrico Pea e in via Leccio”.

Il Comune di Porcari, per questo, è sempre stato parte attiva e attenta nella ricerca dei finanziamenti. Dopo la grave rottura dell’argine del novembre 2016 e l’esondazione del giugno 2020, la Regione Toscana nel 2021 ha stanziato 3 milioni di euro per la messa in sicurezza della sponda destra, nel tratto compreso tra la ferrovia e il ponte di via Carlotti. L’intervento, con il posizionamento delle palancole, è appena terminato. Successivamente il Comune ha ricevuto 800mila euro ulteriori per i lavori sulla sponda sinistra in via Toschino: quest’opera sarà portata a termine entro l’estate.

Porcari, altri 800mila euro per mettere in sicurezza il Rio Leccio

“Questi interventi – proseguono Fornaciari e Fanucchi – sono stati quelli più urgenti, perché andavano a porre rimedio a criticità puntuali che potevano mettere a repentaglio la sicurezza di alcuni nuclei abitati. A questo punto, però, si è reso necessario mettere a posto l’ultimo e più impegnativo tassello e, grazie alla collaborazione del Consorzio 1 Toscana Nord e della Regione, è stato possibile aggiornare il progetto già redatto e inviarlo al ministero per l’eventuale finanziamento. Non ci saremmo aspettati una risposta positiva in un così breve lasso di tempo, ma così è stato. In tre anni, per la sicurezza idraulica di Porcari, sono arrivati oltre 9 milioni di finanziamenti. Questo, per il nostro paese, è un risultato storico senza precedenti, con un impatto a lungo termine sulla vita delle future generazioni”.

Soddisfatto anche Ismaele Ridolfi, presidente dell’Ente di bonifica: “Il Consorzio è ancora una volta impegnato per risolvere definitivamente le problematiche legate al rio Leccio. Avevamo annunciato che i lavori di sistemazione idraulica del corso d’acqua sarebbero partiti entro l’estate 2023 e abbiamo mantenuto la promessa: con un ulteriore finanziamento di oltre 5 milioni di euro, a breve andremo finalmente a completare l’opera di messa in sicurezza di questa importante arteria idraulica con la messa in posa di due casse di espansione. Un finanziamento che si va ad aggiungere ai lavori di manutenzione straordinaria sull’argine destro terminati nel 2021 (grazie ad un finanziamento di circa 3 milioni di euro). Lavori di natura straordinaria realizzati grazie a speciali macchinari che hanno permesso di inserire nell’argine diaframmi in acciaio. Adesso, si vedrà il via anche dei lavori per la messa in sicurezza delle abitazioni di via Carrara, nel Comune di Capannori (450mila euro) e dei lavori volti al consolidamento del tratto di Porcari compreso a sud della via Romana e la ferrovia (circa 850mila euro)”.

Rio Leccio a Porcari

“Grazie al finanziamento di oltre 5 milioni di euro, a breve partiranno anche gli interventi che permetteranno di contenere le portate di piena dalla fine dei lavori fino ai prossimi trent’anni. Il nostro obiettivo – prosegue Ridolfi – è quello di effettuare un intervento che permetterà di garantire la sicurezza del corso d’acqua per almeno duecento anni, adeguando il sistema alle massime portate. Già al termine del primo lotto di interventi, prevediamo una riduzione di oltre il 60 per cento della portata di picco. Il corso d’acqua, anche a causa del suo carattere torrentizio, è soggetto ad esondazioni che hanno sempre messo a dura prova anche la stabilità delle sponde. Ricordiamo che il rio Leccio scorre in una zona fortemente antropizzata, con argini di modesto spessore che, in alcuni tratti, non possono essere ampliati per la presenza di strade e abitazioni. È quindi necessario provvedere al loro consolidamento in modo da evitare che un’eventuale tracimazione possa provocare una pericolosa rottura. Dal 2016, dopo l’evento di una piena eccezionale, il Consorzio è sempre intervenuto per risolvere queste criticità”.

Un intervento così importante è possibile solo grazie ad una sinergia ampia e diffusa. Questi interventi, infatti – aggiunge Ridolfi – sono il frutto dell’impegno congiunto del Comune di Porcari e Consorzio, grazie al quale siamo riusciti a portare a casa un’opera infrastrutturale importante sia per la tutela del territorio sia per la qualità della vita dei cittadini”.

Concludono il sindaco Leonardo Fornaciari e l’assessore Franco Fanucchi: “Adesso si tratta di aprire un dialogo con il Comune di Capannori e il Consorzio per condividere le fasi finali del progetto e portare finalmente a compimento un’opera che metterà la parola fine a tutte le criticità che si sono verificate in questi anni sul rio Leccio. I tempi? Si stimano 36 mesi a partire da ora”.

Identikit del rio Leccio

Il rio Leccio segue un percorso con asse nord-sud. Si origina in località Gallillori, immediatamente a nord dell’abitato di Petrognano (Capannori), per confluire, dopo un percorso di circa 15 chilometri, nel canale della Navareccia, nel Padule di Bientina. Il corso d’acqua drena le acque della zona collinare situata nel settore nord-orientale del territorio comunale di Capannori, nonché di una parte significativa di quello di Porcari, a est della collina della Torretta. Il suo bacino, alla sezione di confluenza nel canale della Navareccia, è pari a circa 13 chilometri quadrati, mentre all’ingresso della prima cassa a monte l’area scolante sottesa è di 10 chilometri quadrati.

Comune di Porcari lavori sul Rio Leccio assessore Franco Fanucchi

Per eventi piovosi con tempi di ritorno trentennali, sulla base degli studi idrologici eseguiti con l’utilizzo delle Lspp (linee segnalatrici di possibilità pluviometrica) più recenti reperite sul sito internet del Sir (servizio idrologico regionale) e risalenti al 2012, sono state ipotizzate delle portate di picco, nelle sezioni più vallive del rio Leccio allo stato attuale, dell’ordine di oltre 145 metri cubi al secondo, mentre per eventi con tempi di ritorno duecentennali sono state stimate portate massime di oltre 225 metri cubi al secondo.

Cosa cambierà?

Al termine degli interventi previsti dal progetto, si osserva una riduzione di oltre il 45 per cento per le portate di picco duecentennali e addirittura di oltre il 60 per cento per le portate di picco trentennali. La duecentennale scenderà infatti a meno di 120 metri cubi al secondo e la trentennale a poco più di 50 metri cubi al secondo.