Isole verdi per api e insetti impollinatori: così Capannori difende la biodiversità

Ecco le aree individuate dalla biologa per tutelare l’habitat naturale
Al via il progetto LapeMaia da parte dell’amministrazione Menesini, per l’incremento della biodiversità e per la connessione tra gli spazi verdi del territorio Capannorese.
In sostanza, l’amministrazione comunale – in collaborazione con la biologa Arianna Chines, esperta di biodiversità a livello nazionale – ha individuato spazi dislocati sul territorio dove creare un habitat favorevole all’impollinazione, in modo che api e altri insetti impollinatori possano continuare a svolgere la loro importante attività per l’ecosistema.
Si tratta di un nuovo progetto che si affianca al regolamento per favorire la biodiversità e la lotta al cambiamento climatico a cui la giunta Menesini sta lavorando per incentivare con sconti sull’Imu i privati che hanno terreni a realizzare in questi delle oasi per l’impollinazione.
L’esigenza nasce dallo studio dei dati e dagli indirizzi dell’Unione Europea in materia: negli ultimi 30 anni, si è perso circa il 70 per cento di api, bombi, farfalle e altri insetti impollinatori e insetti utili nella lotta biologica con ripercussioni sulla qualità e quantità di frutta e verdura.
“A Capannori abbiamo individuato aree ad elevata valenza naturalistica che con pochi interventi potranno velocemente incrementare la diversità di piante, di habitat e di insetti utili – dice l’assessore all’ambiente Giordano Del Chiaro –. Si tratta prevalentemente di lasciare crescere manti erbosi in strisce o quadrati fino alla fioritura e alla produzione di semi. Questi spazi fioriti, circoscritti e tagliati nei momenti idonei, aumentano anche il valore estetico dei luoghi. Per quanto riguarda gli spazi più urbani, invece, abbiamo scelto di avviare il progetto LapeMaia dalla zona del municipio di Capannori, Guamo, Marlia e Segromigno. Lasciar crescere erbe e fioriture in modo mirato con fasce verdi nei parchi e nei giardini è tutt’altro che pratica di incuria, bensì un modo per garantire la sopravvivenza di animali e insetti e per fare il bene dell’ambiente e alla sfida del cambiamento climatico. Il progetto va infine in parallelo con quanto svolto dal Consorzio di Bonifica Toscana Nord, soprattuto nelle aree naturalistiche più importanti di pianura come il Bottaccio e la Gherardesca, fino a quelle collinari come il Compitese. Si tratta delle prime aree individuate del progetto, a cui seguiranno altre”.
Nel dettaglio, ecco le aree che ospiteranno la biodiversità del progetto LapeMaia: l’area verde dietro il municipio che diventerà il parco degli artisti; l’aiuola verde di fronte al liceo ‘Majorana’; il parco ‘Ilio Micheloni’ di Lammari; il parco esterno al cimitero nuovo di Marlia; l’area verde in piazza Michela Fanini a Segromigno in Piano.
Accanto a questo, su alcune aree del territorio, in particolare lungo canali e torrenti la cui gestione è affidata al Consorzio di Bonifica Toscana Nord, saranno messe in pratica iniziative di manutenzione gentile lasciando fasce e corridoi sull’argine dei torrenti al fine di garantire la riproduzione della specie. Questo in particolar modo avverrà nei torrenti che costeggiano l’oasi del Bottaccio e il lago della Gherardesca, sul tratto a valle del torrente Visona e a Parezzana lungo il torrente Rogio.