Il Pd della Piana: “Multiutility e futuro di Acque Spa, aprire un confronto”

29 aprile 2023 | 19:37
Share0
Il Pd della Piana: “Multiutility e futuro di Acque Spa, aprire un confronto”

I circoli dem: “La scelta dei Comuni della Toscana centrale è contraria all’operazione di ripubblicizzare la società locale”

Multiutility regionale e ricadute sulla gestione e sulla proprietà di Acque Spa: prende la parola il Pd della Piana.

“Come Pd della Piana di Lucca crediamo utile evidenziare – si legge in una nota firmata da Antonio Bertolucci, segretario Pd di Capannori, Simone Bicocchi, segretario Pd di Altopascio, Jurji Filieri, segretario Pd Porcari, Francesco Capocchi, segretario dem di Montecarlo e Mirco del Carlo, segretario del Pd di Villa Basilica – che la società Acque spa fu costituita nel 2001 per la gestione del servizio idrico integrato come società mista a prevalente capitale pubblico locale e fu individuato tramite gara il socio privato controllato da Acea di Roma. Finora la maggioranza azionaria ha fatto capo agli enti locali del territorio servito: territorio in cui vengono generate le risorse tramite le bollette pagate dai nostri cittadini, dove vengono effettuati gli investimenti e ripartiti gli utili. Ecco perché lo statuto di Acque pone dei vincoli strettissimi alla libera circolazione della azioni pubbliche: proprio per evitare che possa venir meno la maggioranza pubblica locale. Nel luglio 2021, i soci pubblici dopo i pronunciamenti a larga maggioranza dei consigli comunali del territorio servito dal gestore, e dopo aver individuato le necessarie coperture finanziarie hanno deciso di intraprendere un percorso per liquidare il socio privato, ripubblicizzare Acque spa anche nel rispetto della volontà dei cittadini espressa con il referendum del 2011 e predisporsi per un nuovo affidamento in house di 30 anni che sostituisca la concessione attuale con scadenza 2031″.

“Un’operazione unica nel panorama nazionale, con evidenti ricadute positive anche in termini di investimenti e di tariffe – sostengono i segretari -. Questa scelta è completamente opposta a quella successivamente intrapresa dai Comuni della Toscana centrale che fanno riferimento ad Alia e che prospettano invece l’ipotesi di costituzione di una holding multiutility, con l’obiettivo della quotazione in borsa e che avendo incorporato le azioni della disciolta Publiservizi socio di Acque spa hanno fatto richiesta di essere iscritta al libro soci di Acque Spa. Le contraddizioni palesi risiedono nel fatto che i vincoli statutari non consentono di trasferire le quote azionarie di Publiservizi verso Alia, una società controllata da Comuni fuori dal perimetro dei soci pubblici del territorio servito da Acque, la ripubblicizzazione di Acque è possibile solo con il passaggio a un modello in house dopo il riacquisto delle quote in mano al privato. Appare evidente che la ripubblicizzazione della gestione dell’acqua nell’ambito del territorio servito e la costruzione di una holding multiutility slegata dai territori serviti e aperta al mercato azionario sono modelli diversi, separati e alterativi. Per tutti questi motivi i segretari del Pd mentre condividono i timori e le perplessità contenute nel documento delle organizzazioni sindacali aziendali, auspicano che possa iniziare su tutto il territorio un approfondimento e una riflessione comunale sulle scelte da intraprendere”.