I consiglieri della Lega: “Tariffe dei rifiuti? Non è vero che restano invariate”

Il gruppo di opposizione: “Il tema è diventato uno spot elettorale”
“Spiace constatare che la gestione dei rifiuti sia diventata argomento per lanciare la campagna elettorale e trarre in inganno i cittadini illudendoli che le tariffe sono rimaste invariate e che, anzi, sono destinate a diminuire per tutte le utenze a partire dal 2024 guarda caso quando a Capannori si svolgeranno le elezioni amministrative”.
E’ quanto affermano i consiglieri comunali della Lega Salvadore Bartolomei, Ilaria Benigni, Giuseppe Pellegrini, Gaetano Spadaro, Domenico Caruso per i quali “non è affatto vero che la tariffa corrispettiva sia rimasta invariata così come non è affatto diminuita la quantità materiale trattato a dimostrazione che il sistema della raccolta differenziata presenta ancora criticità da correggere”.
“Non riusciamo a capire – sostengono i consiglieri leghisti -, come faccia l’assessore Del Chiaro a parlare di tariffe inalterate se il bidone del verde viene fatto pagare 35 euro, se ogni svuotamento ulteriore del bidoncino dell’organico rispetto ai 52 ritiri gratuiti sia fatto pagare 2 euro, se è stata eliminata l’esenzione per i magazzini destinati allo stoccaggio di prodotti finiti e soprattutto non comprendiamo come possa illudere i cittadini sulla diminuzione delle tariffe guarda caso proprio nell’anno delle elezioni se il trend dei costi variabili è in aumento per cui dovranno anche aumentare le tariffe il cui ammontare è in funzione del piano finanziario predisposto da Reti Ambiente e non dall’amministrazione comunale di Capannori”.
“Riteniamo – proseguono i consiglieri della Lega -, che certi spot elettorali celino in realtà una ulteriore diminuzione della frequenza dei ritiri come contemplato dal nuovo calendario che prevede il ritiro del multimateriale una sola volta a settimana così come una sola volta a settimana viene fatto il ritiro dell’organico per chi effettua il compostaggio. Ed è proprio questo il dato di fatto inoppugnabile: nonostante ai cittadini sia stato imposto il sacrificio di tenere in casa per una settimana plastica, vetro, materiale organico e di fare il compostaggio che non tutti possono fare per mancanza di spazi (pensiamo a chi vive in appartamento e non ha il giardino) finora le tariffe non sono diminuite. E’ diminuita la frequenza dei ritiri e nonostante questo, rispetto al 2022, i costi variabili della raccolta sono aumentati di circa 400.000 euro per cui sulla base di queste premesse non è certo serio fare promesse da marinaio su una illusoria riduzione delle tariffe che potrebbe avvenire soltanto a seguito di un ulteriore peggioramento del servizio di raccolta”.
“Una ulteriore presa in giro – dicono – è lo striminzito sconto del 10% riservato a bar, ristoranti, pizzerie a condizione, però, che facciano il compostaggio dei rifiuti organici che non tutti faranno ma soprattutto non è stato fatto nulla per quelle attività che portano ricchezza al nostro territorio come le attività di agriturismo per le quali il gruppo Lega si batte per la loro assimilazione alle aziende agricole ai fini dell’esenzione dal pagamento della tariffa”.