Magazzino per cantonieri, Zappia: “Soldi mal spesi, amministrazione responsabile”

Immobile destinato a magazzino per i cantonieri, a dire la sua anche il consigliere del gruppo misto di Capannori Bruno Zappia: “In primo luogo mi chiedo chi, nel 2019, ha deciso di vendere (o svendere?) all’asta gli immobili senza aver prima predisposto una soluzione alternativa adeguata. Mi chiedo se tutte le documentazioni di questa vicenda, dalla determina al contratto deciso dal comune di Capannori, devono essere pubblicate per la legge sulla trasparenza. Nel loro testo non c’è scritto nè il nome del proprietario, né quello del firmatario locatore, ma solo il dato del dirigente”.

“Inoltre – prosegue Zappia – mi lascia perplesso che una pubblica amministrazione, che rappresenta e tutela gli interessi pubblici, accetti clausole e condizioni diverse da quanto previsto dal codice civile pur di ottenere l’uso di questi locali che già comportano un bell’affitto, ovvero 48mila euro l’anno. Mi riferisco, in particolare, all’articolo 6 della bozza di contratto dove si leggono modifiche e ristrutturazioni apportate all’immobile del comune di Capannori, che devono aver prima il consenso scritto del locatore. Salvo che il locatore, a fine contratto, non pretenda la rimessa di ripristino dell’immobile e tutto a spese del Comune”.

“Ma i soldi si spendono in questo modo o facendo più interventi sul territorio? Vogliamo seguire l’esempio e le sorti dell’Emilia Romagna? – dice Zappia – Mi è sinceramente difficile non temere l’esistenza di altri interessi dietro a tutte queste contraddizioni. Perché al Comune di Capannori – conclude – almeno da vent’anni chi sbaglia se la cava sempre bene e non paga mai per gli errori commessi?”.