Concorso per dirigente a Capannori, i dubbi di Zappia (Gruppo misto)

18 giugno 2023 | 11:12
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Concorso per dirigente a Capannori, i dubbi di Zappia (Gruppo misto)

Per il consigliere di opposizione “la conoscenza dell’uso del pc e della lingua inglese non più prevalere sulle capacità in italiano e sulla conoscenza delle leggi”

Dubbi dal consigliere del gruppo misto Bruno Zappia per il concorso pubblico di dirigente al settore Servizi alla persona dopo il pensionamento dell’attuale titolare.

“Io non so da dove sia stato ripreso il bando di questo concorso, allegato alla determinazione 665/2023 – dice Zappia – ma oltre a trovarci diversi refusi da disattenzione (penso) contiene, a mio parere, pure aspetti abbastanza discutibili. Cominciando dal fatto per parteciparvi come titolo di studio si richieda la laurea triennale e non quella magistrale (da dirigente). Stupisce poi l’elenco delle materie da conoscere per superare le prove. Non si dice da quanti membri sarà composta, né le qualifiche in loro possesso ma si preannuncia che la commissione potrà essere integrata “da membri esperti anche esterni”. È comunque chiaro che il bastone di comando per le scelte sarà esclusivamente in mano alla commissione esaminatrice, prevista all’articolo 7 del bando”.

“All’articolo 6 del bando, dove si parla della prova orale cui i candidati potranno partecipare solo dopo aver superato con un buon voto le prove scritte, si legge che ci sarà “un accertamento”. accertamento si svolgerà sulla conoscenza della lingua inglese e sull’uso delle “apparecchiature informatiche più diffuse e non ne deriverà un punteggio ma solo in giudizio positivo o negativo”. Se negativo “il candidato viene escluso”. Da chi, dal membro esperto integrato successivamente? Ma scherziamo? La buona qualità di un dirigente amministrativo è garantito da quanto sia bravo con il pc e con la lingua inglese più che con quella italiana e della conoscenza delle nostre leggi? Dov’è l’imparzialità della pubblica amministrazione nel prevedere un giudizio simile?”.

Zappia conclude ricordando che, in nome della trasparenza e delle norme vigenti, il Comune di Capannori “deve cessare dalla pubblicazione di graduatorie concorsuali senza i nomi degli idonei, salvo quello di chi vince. Temo ricorsi per illegalità”.