Movimentazione carichi pesanti, Fiadel contro Ascit: “Serve un secondo operatore”

Il sindacato contesta il verbale di accordo aziendale: “Mette a serio rischio la salute degli operatori”
“La raccolta dei rifiuti “porta a porta” così com’è organizzata da Ascit Spa, nel tempo può causare agli operatori complicanze a livello fisico, come inabilità e malattie professionali invalidanti”. Così il coordinatore di Fiadel Giuseppe Arduino.
Il verbale di accordo sindacale in sede aziendale del 6 giugno, relativo alla movimentazione dei contenitori superiore a 360 litri da un solo operatore, per il sindacato sarebbe in contrasto con il contratto nazionale Utilitalia servizi ambientali e mette a serio rischio i lavoratori. “Per risolvere il problema sulla movimentazione manuale dei contenitore superiori a 360 litri – dice Arduino – ed evitare il rischio infortuni, chiediamo l’introduzione del secondo operatore in tutte le frazioni merceologiche e non solo a quelle relative a umido e indifferenziato (Rsu). In merito alle problematiche invalidanti che il servizio porta a porta spinto e i contenitori superiori a 360 litri incidono sulla salute dei lavoratori, l’azienda ha ritenuto opportuno stipulare un verbale di accordo sindacale, facendolo passare come una opportunità occupazionale per coloro che negli anni hanno subito infortuni per i carichi di lavoro eccessivi e ancora non ben definiti nella raccolta manuale, omettendo di dire che tale verbale di accordo aziendale per i lavoratori prescritti può avere un effetto contrario poiché potrebbe creare delle inabilità permanenti“.
“L’obiettivo di Fiadel – spiegano – è quello di garantire alle lavoratrici e ai lavoratori maggiori diritti e tutele, in linea con l’orientamento giuridico di questi anni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro per gli operatori del comparto dell’igiene ambientale tra cui: linee di indirizzo sui Sistemi di gestione della salute e sicurezza Inail pubblicate il 13 marzo 2018; delibera dalla giunta regionale toscana 348 del 16 marzo 2020 – Linee di indirizzo per la gestione in sicurezza delle fasi di raccolta dei rifiuti nelle aziende toscane di igiene ambientale; l’articolo 63 Salute e Sicurezza del contratto Utilitalia Servizi ambientali rinnovato il 6 dicembre 2021″.
“Per quanto sopra – dice ancora Arduino – a giugno 2022 dopo un grave infortunio ad un operatore, abbiamo chiesto l’intervento dell’ispettorato del lavoro e dell’Asl di competenza. Non possiamo certo aspettarci che chi ha sottoscritto l’attuale accordo, ammetta improvvisamente che è peggiorativo rispetto a quanto siglato in sede nazionale, ma chiediamo che l’accordo sulla modalità di raccolta dei maxi contenitori venga sottoposto ad approvazione di tutti i lavoratori interessati tramite referendum aziendale dandone evidenza scritta di approvazione. Inoltre invitiamo i lavoratori a non spingersi oltre l’orario di lavoro previsto, evitando di sovraccaricare il tratto dorso lombare della colonna vertebrale, causa carichi troppo pesanti, o difficili da afferrare per azioni ripetute di trascinamento e spinta del contenitore con rischio di infortunio in modo da tutelare la propria salute”.