Con Federico Buffa è stato un inizio col botto per il ‘Luglio Altopascese’

Un Luglio altopascese iniziato con il botto. Federico Buffa e il suo Italia Mundial in piazzale Ricasoli ha non solo attirato il pubblico delle grandi occasioni ma ha soprattutto rinnovato il ‘patto’ fra lo storyteller più famoso del momento e il paese.

In rigoroso silenzio in tanti sabato sera (30 giugno) hanno ascoltato e ripercorso le gesta di quel gruppo che, guidato dall’allenatore Enzo Bearzot, portò all’Italia il terzo mondiale di calcio, 44 anni dopo quello precedente.

Dal racconto di una Spagna postfranchista e attanagliata dalla paura degli attentati dell’Eta fino alla fine dei giorni di Enzo Bearzot nella sua casa di Auronzo di Cadore non manca davvero niente nella narrazione di Buffa. Che non è cronaca, ma è storia, con continui riferimenti ad aneddoti non solo sportivi, a vicende note e meno note di chi, in quella torrida estate del 1982, figurava fra i protagonisti in campo e fuori.

Fra le notti insonni di Conti e Tardelli, i ‘colonnelli’ Zoff e Scirea, il ruolo da comprimario ma fondamentale per il gruppo di Franco Selvaggi, il tempo scorre veloce fino alla finale del Bernabeu, fino all’urlo iconico di Tardelli e alla partita a scopone sull’aereo del presidente Pertini di ritorno a Roma.

Una serata di quelle che resteresti ad ascoltare per ore aneddoti e racconti, con un Buffa in gran forma, che saluta tutti ed è talmente umile da collaborare anche all’allestimento della piazza prima dello spettacolo, oltre a salutare bambini e anche… gatti della piazza, prima di concedersi a fotografie ed autografi in attesa di partire per la prossima date.

Era la seconda volta di Federico Buffa al Luglio Altopascese. Siamo certi che non mancheranno altre occasioni di vederlo nel paese del Tau.