Porcari, l’opposizione attacca: “Il bilancio? Sempre più ingessato, con risorse irrisorie e indebitamento in crescita”

Il consigliere Della Nina fa una analisi del documento economico del Comune
“Il Comune di Porcari chiude l’anno 2022 con un bilancio che presenta grosse criticità”. Ad affermarlo sono i rappresentanti del gruppo d’opposizione de La Porcari che Vogliamo, per bocca del consigliere Masismo Della Nina.
“E’ sempre difficile rendere comprensibile ai cittadini un bilancio comunale – scrive Della Nina -. Cerco di essere il più chiaro possibile perché alcuni dati evidenziati dal bilancio porcarese dell’ultimo anno sono a nostro avviso molto preoccupanti. L’avanzo di un Comune si compone di quattro voci: parte accantonata, parte vincolata, parte destinata ad investimenti e parte disponibile. Quest’ultima è la quota liberamente spendibile, che consente interventi immediati senza alcun vincolo o limitazione, ed oggi è di soli 109 mila euro. Non è un importo molto rassicurante per un ente come il nostro ma è ancora più preoccupante se confrontato con lo stesso dato del 2018 e cioè con l’inizio del primo mandato Fornaciari, quando tale importo superava 1.300.000 euro. Quindi l’avanzo disponibile oggi è circa un dodicesimo di quello che era appena 5 anni fa. Questo fattore è estremamente rischioso in quanto limita drasticamente la possibilità di spesa di fronte ad eventi imprevisti ed imprevedibili. La domanda che sorge spontanea è dove siano andati a finire in appena 5 anni, oltre 1 milione e duecentomila euro. Probabilmente in una miriade di micro interventi tampone, dato che a Porcari non si vedono da tanto tempo gli interventi importanti e strutturali necessari e richiesti dalla nostra comunità”.
“Ma il dato che a mio avviso è ancora più preoccupante – prosegue Della Nina – è quello relativo alla quota di avanzo cosiddetta accantonata. La legge impone agli enti pubblici di accantonare risorse in fondi specifici a copertura di contenziosi o per crediti di dubbia esigibilità. Oggi la quota accantonata rappresenta il 79 per cento del totale di bilancio, aumentata dal 2018 al ritmo di circa 800 mila euro l’anno e ha raggiunto la cifra record di 5 milioni e 300 mila euro. Quella che più volte ci è stata dipinta come una manovra prudenziale attuata dall’ente, era in realtà un obbligo di legge dovuto ad una manifesta incapacità al recupero dei nostri crediti. E questo comportamento di inefficienza, ci impedisce di destinare le nostre risorse dove ce ne sarebbe bisogno, in quanto per legge devono restare accantonate fino a che quei crediti incagliati, non vengano incassati. Riassumendo, quello che ci è stato presentato nel corso del consiglio comunale del 22 giugno è un bilancio consuntivo dell’ anno 2022 sempre più bloccato, con risorse disponibili irrisorie, che manifesta un indice di indebitamento più alto rispetto agli anni passati e che senza gli interventi di aumento di imposizione fiscale attuati da questa e dalla precedente Amministrazione a guida Fornaciari, avrebbe già manifestato segnali di preoccupante squilibrio. Non ci sono scusanti dell’odierna situazione, quali la pandemia Covid o il successivo drastico aumento dell’energia conseguente alla guerra in atto. Altri comuni anche a noi vicini, che si sono trovati a contrastare gli stessi problemi, hanno chiuso con bilanci ben più rassicuranti del nostro”.
Parole dure quelle del Consigliere Della Nina che conclude con una battuta: “Ricordate il tesoretto sbandierato del 2017, alla fine dell’amministrazione Baccini? Oggi è soltanto un lontano ricordo. Strano infine, ma visto i dati deludenti anche comprensibile, che l’amministrazione comunale di Porcari sia pressoché l’unica a non aver comunicato i propri dati relativi al rendiconto 2022 alla cittadinanza e siamo stati costretti ad uscire noi de La Porcari che Vogliamo”.