Altopascio sotto choc per la morte di Luigi Pulcini

Dal territorio arrivano i primi messaggi di cordoglio
Cordoglio ad Altopascio per la morte di Luigi Pulcini, il 75enne aggredito lo scorso 6 agosto davanti al bar Il buon caffè di via del Lanificiolo.
“Luigi Pulcini, il signore aggredito in piazza Umberto ad Altopascio da un delinquente che spero venga assicurato alla giustizia quanto prima, è morto stamani – ha commentato la sindaca Sara D’Ambrosio -. Non ci sono parole, solo tanto dolore e rabbia, che comprendo, capisco, faccio mia, perché una tragedia del genere non è ammissibile né concepibile. Confido nel lavoro delle forze dell’ordine per arrivare quanto prima alla risoluzione dell’indagine, perché chi ha commesso un omicidio va punito. Punto. Alla moglie, ai familiari, agli amici, ai conoscenti di Luigi va tutto il mio cordoglio, pieno di tristezza e disperazione e un grande, commosso abbraccio”.
“Abbiamo appreso la notizia della scomparsa del signor Pulcini questa mattina e vogliamo porgere le nostre più sentite condoglianze alla famiglia – ha detto il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi -. La vicenda ci ha lasciato sconvolti fin da subito e confidiamo nelle forze dell’ordine perché il colpevole di questo ignobile gesto sia al più presto assicurato alla giustizia”.
“Esprimo tutto il mio cordoglio e quello dell’intero Gruppo di Fratelli d’Italia di Altopascio – prosegue il consigliere comunale Fdi Valerio Biagini – per la prematura scomparsa del nostro concittadino di adozione Luigi Pulcini. Sono stati 10 giorni in cui non abbiamo smesso di sperare che la situazione potesse migliorare, anche se il quadro clinico era gravissimo. Siamo vicini alla sua famiglia e soprattutto alla moglie Sandra, alla quale simbolicamente vorrei porgere un carezza, come quelle che i figli porgono alle madri, per farle sentire tutto il mio affetto. Siamo certi che le forze dell’ordine porteranno in breve tempo a termine la ricerca del colpevole che dovrà pagare per le sue azioni”.
“Vorremmo dire un’ultima cosa: purtroppo fatti di cronaca come questo sono divenuti all’ordine del giorno ovunque – concludono Fantozzi e Biagini -. È una deriva della società che non vogliamo e non possiamo tollerare, e stiamo lavorando perché strade e piazze tornino ad essere luoghi sicuri e di aggregazione”.