All’asta beni e terreni del Comune, Zappia: “Patrimonio non adeguatamente conservato”

20 agosto 2023 | 15:25
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All’asta beni e terreni del Comune, Zappia: “Patrimonio non adeguatamente conservato”

Dubbi del consigliere del gruppo misto sulla commerciabilità degli edifici inseriti in elenco: “Prima si mandano in rovina, poi si vuole che qualcuno li compri”

Beni del Comune di Capannori messi all’asta, interviene il consigliere comunale Bruno Zappia.

“Che la situazione economica finanziaria del comune di Capannori sia molto difficile lo sappiamo da tempo – dice – I soldi scarseggiano pure per le necessità degli uffici e quelli che ci sono risultano spesi male (vedi il caso degli affitti pagati per conservarsi l’uso dello stesso bene, venduto prima). Adesso con la determinazione 905 del 28 luglio sta accadendo come nelle grandi famiglie, che cercano di evitare il fallimento svendendo buona parte del loro patrimonio“.

“Non possedendo gioielli in questo atto troviamo l’elenco di una quindicina di lotti, sparsi in tutto il territorio comunale, posti in asta pubblica con il metodo delle offerte segrete – spiega il consigliere del gruppo misto – C’è veramente di tutto e di più. Da un’abitazione situata a Sant’Anna di Luucca (base d’asta 43504 euro) al lotto di terreno adiacente l’ex Consorzio Auser-Bientina a Santa Margherita (prezzo base poco sopra il milione di euro) a porzioni di terreno da 1752 a 11017 euro fino ai 189325 di un terreno di 4007 metri quadri ancora in frazione di Santa Margherita. C’è persino un tratto di strada vicinale ad uso pubblico a Paganico per 7mila euro e una porzione di terreno a Lammari, Isola Bassa, per 36600 euro. La determina 905 resta pubblicata all’albo pretorio online fino al 25 agosto. Dunque i compratori interessati hanno tutto il tempo di guardarsi gli allegati, con i relativi lotti all’asta.

“Personalmente – chiude Zappia – mi chiedo quante di queste proposte di vendita potranno davvero interessare visto che la loro maggioranza o si trova in uso vincolato o viene ammessa in condizione di forte decadenza. Le spese necessarie necessarie saranno tutte a carico degli acquirenti e sappiamo bene che i soldi abbondano solo per chi individua un investimento conveniente. Ultima domanda: perché l’amministratore Menesini ha lasciato che questo patrimonio si riducesse sostanzialmente in rovina? E adesso si aspetta pure che qualcuno glielo compri“.