Capannori, scoperta la lapide in ricordo della Liberazione dal nazifascismo

6 settembre 2023 | 14:09
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Capannori, scoperta la lapide in ricordo della Liberazione dal nazifascismo

La targa è stata apposta ieri (5 settembre) alla scuola primaria Amalia Del Fiorentino all’epoca identificata come “Casa del fascio”

È stata scoperta ieri (5 settembre) la lapide apposta dall’amministrazione comunale in ricordo della Liberazione di Capannori e delle vittime civili e dei membri della Resistenza che dettero la loro vita per amore della libertà e della patria.

La lapide in marmo è stata apposta alla scuola primaria di Capannori Amalia Del Fiorentino, in via Carlo Piaggia, ritenuto luogo idoneo dal punto di vista storico, in quanto all’epoca l’edificio era identificato come Casa del fascio. L’iniziativa si è svolta ieri (5 settembre) poiché l’amministrazione Menesini, in occasione del Bicentenario del Comune, ha deliberato l’istituzione del 5 settembre 1944 come Giorno della liberazione di Capannori, ricordando la data in cui i partiti antifascisti del Comitato provinciale di liberazione nazionale nominarono il repubblicano e azionista Giulio Mandoli sindaco di Capannori. Una data individuata sulla base di una relazione a cura dell’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea in provincia di Lucca (Isrec).

La cerimonia, che ha visto anche la deposizione di una corona d’alloro e dopo l’esecuzione del silenzio da parte di Marcello Di Vita della filarmonica Luporini di San Gennaro, è iniziata con l’intervento del sindaco Luca Menesini ed è proseguita con un contributo di Emmanuel Pesi, dell’Isrec. Presenti assessori e consiglieri comunali, la consigliera regionale Valentina Mercanti, il comandante della stazione dei carabinieri di Capannori Andrea Marsili, la comandante della polizia municipale di Capannori Debora Arrighi e alcuni parenti del sindaco Giulio Mandoli: la figlia Ester, Renata Maria Pellegrini, Isabella Mandoli ed Enrica Santucci. Alla cerimonia hanno inoltre partecipato i rappresentanti di numerose associazioni: Associazione nazionale Alpini – gruppo di Capannori, Associazione nazionale Autieri d’Italia, Associazione nazionale combattenti e reduci di Marlia e di Camigliano, Associazione nazionale bersaglieri sezione di Lucca, Anpi Capannori, Misericordia di Capannori.

“Festeggiare il Bicentenario del Comune di Capannori significa festeggiare anche i valori fondativi della comunità – dice il sindaco Luca Menesini – Per questo motivo abbiamo legato l’individuazione del giorno della Liberazione di Capannori con il percorso di comunità che ci porta al 24 settembre 2023, data dell’importante compleanno del nostro Comune. I valori di libertà e solidarietà, così come i valori democratici della Repubblica italiana, costituiscono i perni su cui poggia la società locale. Con il 5 settembre 2023 andiamo infine ad ampliare la Via della memoria, un percorso sui luoghi della Resistenza che ci dà testimonianza della lotta per la libertà che i capannoresi hanno fatto e supportato”.

Emmanuel Pesi ha fatto un excursus sulla Via della memoria ricordando i principali luoghi del territorio che sono stati teatro di eventi che hanno segnato in profondità la vita delle comunità capannoresi nel corso della seconda guerra mondiale ed anche le persone che hanno lottato per la libertà, in alcuni casi sacrificando la loro vita, in altri salvando la vita di altre persone, in particolare quelle perseguitate a causa delle leggi razziali.

Sulla lapide è scritto il seguente testo: “Il 5 settembre 1944, dopo un inutile cannoneggiamento, le truppe alleate entravano nel capoluogo di Capannori, già evacuato dall’esercito tedesco, assumendo in pochi giorni il controllo dell’intero territorio comunale. Lo stesso giorno, 5 settembre, i partiti antifascisti del Comitato provinciale di liberazione nazionale nominavano sindaco di Capannori il repubblicano e azionista Giulio Mandoli, primo sindaco espressione di forze democratiche dopo il ventennio. Il popolo di Capannori mantiene vivo il ricordo delle vittime civili e dei membri della Resistenza che in quei drammatici giorni dettero la loro vita per amore della libertà e della patria” .

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