Frantoio Sociale del Compitese sempre più competitivo: investimento in macchinari da 500mila euro

All’inaugurazione il presidente di Cia Toscana Nord, Luca Simoncini, il sindaco di Capannori, Luca Menesini e il consigliere regionale Mario Puppa
“È una giornata speciale che vede l’inaugurazione del rinnovato Frantoio sociale del Compitese. Per questo voglio fare i miei complimenti e auguri a nome di tutta la comunità Cia Toscana Nord al presidente Angelo Giusti e a tutta la Cooperativa per il grande lavoro fatto in questi anni e che continua a fare, ma anche per essere punto di riferimento per tutti i produttori olivicoli non solo della zona, ma di tutto il territorio”. Così il presidente della Cia Toscana Nord, Luca Simoncini, ha salutato l’inaugurazione dei nuovi macchinari del Frantoio Sociale del Compitese, alla quale, oltre ai vertici della Cooperativa e della Cia Toscana Nord, hanno preso parte anche il sindaco di Capannori, Luca Menesini e il consigliere regionale Mario Puppa.


Il Frantoio Sociale del Compitese è nato il 5 maggio 1976, grazie a 45 soci fondatori a Sant’Andrea di Compito, che rilevarono un vecchio frantoio. Fin da subito, l’iniziativa ha avuto un fortissimo riscontro, tanto che, nel 1988, il fabbricato di Sant’Andrea di Compito non bastava più a far fronte alle tante richieste. Venne, allora, acquistato il terreno dove oggi sorge il Frantoio Sociale – detto Ai Botricchi– e l’attuale frantoio inaugurato nel 1994.
“Da quella inaugurazione – ricorda il presidente della Cooperativa, Angelo Giusti – è passato molto tempo, che ci ha visto intraprendere diverse iniziative che non hanno solo migliorato il bilancio, ma ci hanno portato a percorrere una strada che tende verso un’economia circolare, a partire dal fotovoltaico che, dal 2010, ha reso la struttura pressoché autosufficiente, con un grande risparmio sui costi energetici, ma che ci caratterizza anche per aver voluto privilegiare una soluzione ecosostenibile e che contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente”.
Proseguendo sulla via di un sempre maggiore impegno ‘green’, nel 2014 la sansa prodotta viene ritirata dalla ditta Prati Bioenergia di Santa Maria a Monte e diviene alimento per i biodigestori per la produzione di energia elettrica e, in questo modo, un rifiuto diviene risorsa.
Nel 2017, invece, è stata acquistata la macchina per l’estrazione del nocciolino che lo separa dalla sansa: il nocciolino viene così venduto per uso energetico, essendo un ottimo combustibile.
“Nel 2020, nonostante il periodo non facile a causa della pandemia da Covid-19 – ricorda Giusti – è nata l’idea di rinnovare le macchine per il miglioramento della qualità dell’olio e per dimezzare i consumi, grazie alla realizzazione di un’unica linea, con un investimento di 500mila euro. Non solo, questo rinnovamento rende anche più facile la gestione e la tracciabilità del processo, di ottimizzare il personale, riqualificare gli spazi e risparmiare sulla manutenzione. Adesso il cambio delle macchine è un obiettivo raggiunto e il Frantoio Sociale del Compitese guarda già oltre con l’adesione a un progetto di filiera, consapevoli che l’olivocoltura sta cambiando e che adesso è divenuta ‘agricoltura eroica’. Inoltre, la raccolta delle olive viene sempre più anticipata e concentrata, cosa questa che genera carichi di lavoro sempre più pesanti e il ricambio generazionale è divenuto marginale, se non addirittura assente. A questo si aggiungono i cambiamenti climatici che stanno generando disagi notevoli al ciclo biologico dell’olivo e una burocrazia sempre più complessa e che scoraggia chi lavora la terra, procurandogli aggravi finanziari non da poco“.
A fronte di questa situazione sempre più complessa, per Giusti è necessario rendere competitive le piccole aziende agricole: “Su questo si concentrerà il nostro impegno – conclude il presidente della Cooperativa – e avremo un ruolo fondamentale, grazie a un gioco di squadra che permetterà di inserire anche nuove figure professionali. La Cooperativa, infatti, vuole stare al passo con i tempi, svolgendo il proprio ruolo, assieme a tutti i soggetti che ritengono fondamentale la sua presenza sul territori”».