Piscina comunale di Capannori, dubbi dell’ex consigliere Rontani sulla sicurezza dell’impianto

Il professionista: “Dal verbale della Commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo emergono criticità”
Piscina comunale di Capannori, è ancora polemica dopo la riapertura. A rinfocolarla è l’ex consigliere comunale Paolo Rontani.
“Quando, nel luglio scorso, sono uscito sulla stampa con tante perplessità sulla frettolosa riapertura della piscina comunale, annunciata per il 4 settembre, non pensavo di riparlarne come sto per fare – dice – Ha riaperto, certo, l’afflusso degli utenti, dopo due anni di attesa, risulta altissimo, l’immagine della struttura appare buona ed efficiente, per cui… Vissero tutti felici e contenti? Mi piacerebbe, ma non è così. Nel verbale 5/2023 (protocollato l’1 settembre) come firmato dai 7 membri della Commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo, emergono diversi punti oscuri, che la gente deve sapere. In primo luogo, il certificato di agibilità dell’impianto piscina comunale di Capannori su cui si consente di dare un parere favorevole, vale solo per un anno e cioè fino al 31 agosto 2024, nel rigido presupposto di una presenza di utenti, in caso di attività natatoria/ricreativa, pari a 200, di cui massimo 90 spettatori. Per un utilizzo dovuto a svolgimento di competizioni agonistiche, gli utenti ammessi sono solo 111, di cui 69 spettatori, massimo 2 diversamente abili e 40 atleti/giudici”.
“Le condizioni tassative da rispettarsi per il suddetto rilascio sono: l’adozione del piano di emergenza in caso di allerta meteo/neve, con obbligo di immediata chiusura dell’impianto, in caso di precipitazioni nevose; l’obbligo di presentazione della Scia antincendio, aggiornata e completa ai sensi di legge; l’osservanza di limitazioni e condizioni di esercizio, di cui agli allegati B e C che non sto ad elencare, tante sono le precauzioni impartite per la sicurezza. A parte la consueta domanda spontanea, su chi controllerà cosa, quando e come, finalmente ora si capisce bene che il problema di fondo, rimasto dopo lavori realizzati in parte, si trova nella copertura del piano vasca, che dovrà essere realizzato insieme al miglioramento sismico perché, se ci nevica sopra, come detto, va chiusa… E se i temporali di fine estate ci porteranno una grandinata consistente o una bomba d’acqua, l’attuale copertura reggerà? Attenzione, con determina 1029 del 29 agosto, il dirigente ha approvato la fattibilità di questi lavori, presentati nel progetto veloce di un professionista e si è impegnato ad inserirli… nella programmazione del Comune, cioè nel Dup e nel piano triennale delle opere pubbliche 2024-2026. Della serie, si vedrà quando si potranno fare, se ci siamo ancora, se troviamo i soldi… Risulta invece molto più trasparente il testo del verbale suddetto. C’è infatti scritto che questo importante intervento era “compreso nel quarto lotto delle opere”, ma non è stato realizzato e dunque dovrebbe esserlo al più presto. In sostanza però, meglio aprire ora l’impianto per far bella figura, che occuparsi delle travi di copertura. Ed è ancora la commissione di vigilanza ad ammonire nel verbale che “restano ferme le responsabilità dell’amministrazione comunale e del gestore dell’impianto, in relazione agli esiti delle valutazioni di sicurezza richiamate”.
“Caro sindaco, riesce a dormirci sopra con tranquillità? – dice Rontani – A conclusione aggiungo la “caramellina” dell’avvenuto aumento dei costi per gli utenti, nell’ottica di 10 euro per l’abbonamento mensile e non solo, rispetto a quelli applicati prima dell’ultima chiusura. Per la collettività è però necessario occuparsi prima della sicurezza, soprattutto quando non pare proprio essercene granché”.