Il Comune di Porcari scommette sulla sicurezza: si cercano fondi per la caserma dei carabinieri, entro il 2026 la cassa di espansione sul Leccio

12 ottobre 2023 | 15:27
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Pronta la tensostruttura sportiva alla scuola Pea, si pensa a una nuova palestra. 50mila euro di multe in meno con le telecamere al semaforo della Guerrina. Sei spettacoli per la stagione teatrale al Cavanis

Porcari è, o sarà a breve, più sicura. Non solo nel contrasto ai furti e ai vandalismi, ma anche dal punto di vista idrogeologico.
Sono i lavori pubblici a finire sotto la lente dell’incontro che il sindaco di Porcari Leonardo Fornaciari con l’intera giunta ha calendarizzato per oggi (12 ottobre) in municipio per fare il punto, in trasparenza, sui temi ‘caldi’ per l’amministrazione.

E proprio il tema della sicurezza è stato uno di quelli maggiormente affrontati. A partire dalla futura nascita di una caserma dei carabinieri in paese, nell’immobile delle ex scuole Dorotee.

“Il percorso con l’Arma è finito – spiega il sindaco Leonardo Fornaciari – e il progetto è definitivo. Lo stiamo trasformando in esecutivo nelle ultime settimane. Parte ora, quindi, la fase della ricerca di linee di finanziamento. Non si è mosso ancora molto: siamo alla ricerca di bandi per la ristrutturazione dell’immobile delle ex scuole Dorotee. Mi preme sottolineare, però, che nessuna amministrazione precedente era riuscita a portare a casa il nullaosta per la realizzazione della stazione dei carabinieri a Porcari, mentre ora c’è la parte operativa dei lavori per questo presidio”. Nessun rischio, a detta del sindaco, che la stazione di Porcari nasca a discapito di altri presidi in territori limitrofi: “Dalle notizie che ho io – spiega – nel momento in cui si attiverà la stazione a Porcari non ci sarà la chiusura di altri presidi, ma sarà un rinforzo della sicurezza nella Piana di Lucca. Semmai ci sarà una redistribuzione delle competenze e dei compiti”.

Sempre sul fronte della sicurezza l’occasione è stata propizia per un bilancio sull’utilizzo delle telecamere installate sul territorio, fra le quali quelle ‘watchdog’ posta all’ingresso e all’uscita del Comune in grado di registrare il passaggio delle vetture e le loro targhe.
“Sono otto varchi doppi presenti sul nostro territorio – ha spiegato l’assessore Simone Giannini – che hanno permesso di portare a termine numerose indagini, anche extraprovinciali. Il bilancio si può dire positivo perché ci consente un monitoraggio al completo non solo per il Comune ma anche per le forze dell’ordine, che hanno libero accesso perché è tutto in cloud. Il nostro obiettivo è di continuare in questo senso: abbiamo aderito, ad esempio, a un bando regionale per l’installazione di 5 telecamere di videosorveglianza normali. Comunque 50 telecamere in 18 chilometri quadrati di territorio non è un dato poco significativo”. “Quanto all’efficiacia delle installazioni dal punto di vista della sicurezza stradale si può dire che le telecamere al semaforo della Guerrina – aggiunge l’assessora al bilancio e vicesindaca, Roberta Menchettihanno fatto registrare meno sanzioni del codice della strada rispetto al passato, tanto che siamo dovuti intervenire in sede di bilancio riducendo di circa 50mila euro gli incassi previsti da multe. Questo significa che le persone rispettano di più le regole di comportamento anche per questo motivo”. “Le installazioni – aggiunge anche l’assessore al sociale, Michele Adorni sul tema dei vandalismi e delle ‘baby gang’ che per un lungo periodo hanno fatto discutere – ci hanno consentito di intervenire nell’arco di poco tempo su alcune situazioni, coinvolgendo anche i servizi sociali e le famiglie. La videosorveglianza, insomma, ha un ruolo anche sociale, di recupero e di prevenzione in ambito sociale”.

Infine il tema della sicurezza idraulica, e in particolare dei lavori al Rio Leccio, per cui è in cantiere la realizzazione di una cassa di espansione. Al termine degli interventi previsti, a cavallo fra il Comune di Porcari e quello di Capannori, ci sarà una riduzione di oltre il 45 per cento per le portate di picco duecentennali e addirittura di oltre il 60 per cento per le portate di picco trentennali.

“Nessuno dei porcaresi – dice Fornaciari – penso che avrebbe mai creduto che si sarebbe proceduto ai lavori per la cassa di espansione a nord del paese, perché era freschissimo il finanziamento di tre milioni di euro per le palancole sull’argine destro del corso d’acqua. E invece siamo riusciti con Consorzio di Bonifica e ministero a portare a casa 5,5 milioni di euro che, sommati agli altri investimenti, fanno oltre 9 milioni di euro. Questo ha provocato il plauso di tutti i cittadini che abitano a sud del territorio visto che il Rio Leccio lavora in regime torrentizio e provoca danni in poco tempo, rispetto, ad esempio, al rio Fossanuova”.

“Il ragionamento sul Rio Leccio non ha provocato un allarme sul tema e nemmeno sull’argomento espropri – commenta ancora – La cassa di espansione a cavallo fra i comuni di Porcari e Capannori, infatti, metterà in sicurezza il paese ed avrà anche degli effetti urbanistici. Per la pericolosità idraulica, infatti, ad oggi alcune aree non sarebbero utilizzabili e così potrebbe non essere più in futuro. Il nostro è un comune industriale, un comune vivacissimo, abbiamo mille aziende, una concentrazione aziendale notevole e noi abbiamo settimanalmente sul tavolo richieste di investire su Porcari. Le casse di espansione rappresenteranno, quindi, tre grandi argomenti che daranno una prospettiva nuova a Porcari: la sicurezza idraulica, la liberazione di risorse economiche per il paese e, ultimo ma non ultimo, la zona dove verranno realizzate le casse sarà di alto valore ambientale: diventerà una zona verde, naturale, anche per le attività all’aperto”. “La cassa di espansione – spiega ancora – dovrà diventare un grande polmone verde. Nel computo del progetto è previsto infatti, non solo l’esproprio del muro di contenimento ma quello di tutti i terreni e questo ci permetterà di alberare l’intera zona. Un valore aggiunto anche ambientale, dunque, oltre a quello della sicurezza idraulica che riguarda in parte anche il territorio di Altopascio, nella zona di Badia Pozzeveri”.

Il tema ambientale resta importante per l’amministrazione Fornaciari, anche in collegamento alla necessità di intervenire su tutta la Piana di Lucca, per abbattere l’inquinamento e le polveri sottili. Uno dei modi è la piantumazione di alberi: “La piantumazione di alberi – spiega Giannini – va avanti, sia in base a provvedimenti ufficiali, con 32 alberi che decideremo dove collocare, ma anche da parte di cittadini privati e piccole aziende. È in atto, inoltre, la realizzazione del piano strutturale intercomunale, i cui studi stanno andando avanti. Il nostro obiettivo è depositare il piano strutturale entro la fine dell’anno o al massimo a inizio del prossimo anno, dopo di che partiranno i piani operativi comunali, in cui si andrà nel dettaglio. Il tema della qualità dell’aria influenza i nuovi strumenti urbanistici e sarà un argomento centrale nelle decisioni che verranno prese. La piantumazione di alberi, mi voglio sbilanciare, sarà una prescrizione dei piani operativi comunali, di varie qualità. Va avanti, poi, anche il piano di azione comunale d’area: è stato dato l’incarico all’istituto superiore Sant’Anna di Pisa di fare uno studio per la sua compilazione. Abbiamo già fatto diversi incontri e a breve faremo uscire la prima bozza del nuovo Pac, dove la piantumazione sarà argomento centrale, in particolare per la mitigazione delle problematiche della Co2. Si affronterà anche il tema delle polveri sottili, con opere di mitigazione attraverso vari interventi e ordinanze come quelle pe la limitazione del riscaldamento a legno e biomassa, il controllo dei camini e delle stufe. Saranno indicate nel Pac anche opere di mitigazione della Co2, incentivi per la mitigazione della mobilità elettrica, incentivi per piste ciclabili e piste pedonali, aumento di zone come Ztl per la diminuzione di particelle e di Co2 dall’atmosfera”.

Sono tanti i temi sul taccuino dell’amministrazione. A partire dalla riqualificazione della zona del lago della Fornace, sul quale una associazione avrebbe messo l’occhio per realizzarvi iniziative legata alla pesca turistica e sportiva: “Sul progetto – ha detto il sindaco – è molto prematuro poter dare una valutazione. Siamo ancora in una fase in cui la Fornace, con il suo lago, sarà affidata a livello progettuale per redigere un piano di fattibilità e risistemazione dell’area. Quindi è davvero presto per parlare di ogni tipo di affidamento”.

Quanto al futuro di immobili inutilizzati c’è il tema di Villa Grassini, che torna all’asta, ma su cui il Comune di Porcari mantiene la prelazione. “Non abbiamo stabilito – spiega la vicesindaca Roberta Menchetti – la cifra per la quale siamo intenzionati a impegnarci nel caso volessimo esercitare la prelazione. Le cifre, finora, erano alte, ora possono essere accessibili per l’amministrazione. Abbiamo anche pensato di muoverci per trovare dei sostegni, anche per non effettuare l’operazione da soli. Oltre all’ipotesi di acquisto c’è anche da valutare cosa farne. Il nostro sogno principale sarebbe farci una scuola di formazione, di tipo culturale o educativo, legata al settore cartario o un museo del settore, insomma qualcosa che giri intorno all’elemento carta“.

Per le opere pubbliche un occhio va anche agli impianti sportivi, la cui carenza aveva creato nello scorso mandato amministrativo problemi con la società Baskin Porcari: “Gli spazi mancano sempre, visto il proliferare di discipline sportive esistenti – dice il sindaco Fornaciari – ma abbiamo intanto trovato una soluzione provvisoria con la realizzazione di una tensostruttura alla scuola Pea, che ci permette di lasciare lo spazio di aule e laboratori che era stato realizzato durante l’emergenza Covid e che è diventato indispensabile per l’attività didattica. Al di là di questa struttura, sulla base del piano strutturale intercomunale e del nuovo piano di rischio idraulico vogliamo studiare la possibilità di realizzare una nuova palestra, magari in materiale leggero, per rispondere in maniera ancora più adeguata alle esigenze delle società”.

Collegato alla scuola c’è il tema della mensa scolastica. Un avvio di anno, al momento, come conferma l’assessora Eleonora Lamandini, senza grossi intoppi: “Abbiamo fatto degli incontri preliminari con le famiglie e non abbiamo riscontrato criticità, ma manteniamo un contatto con questo mondo per costruire un po’ insieme il modo di fare la mensa. Aspettiamo un mese dall’inizio dalla scuola per fare la prima riunione e studieremo anche la possibilità di intervenire sul menu, sempre sulla base dell’indicazione dei nutrizionisti. Inoltre se c’è modo di allargare la partecipazione da parte delle famiglie lo faremo, perché diventa un modo di rendere tutti partecipi e consapevoli”. “Il servizio mensa costa molto al Comune – aggiunge l’assessora Menchetti – fra esenzioni totali, che non tutti i Comuni prevedono, e rimodulazione delle fasce di reddito per ampliare la platea dei beneficiari. Dal punto di vista del bilancio l’impegno nostro è quello di ridurre questa spesa mantenendo un servizio elevato”.

Nell’ambito del sociale rientra anche la tematica del sostegno al disagio abitativo. Da Porcari è partira una lettera al governo per tornare a finanziare i contributi in conto affitto. Nel frattempo il Comune si muove con risorse proprie e con la sua consueta programmazione, come ha ricordato l’assessore Adorni: “Da novembre al 31 agosto di quest’anno sono stati appaltati e conclusi lavori per 21mila euro, sono in corso o già appaltati altri per 187mila euro e sono finanziate e da appaltare opere per altri 238 mila euro. Questo consente di intervenire sugli immobili di risulta con fondi comunali, Pnrr e regionali. Non sono inclusi, invece, gli interventi di manutenzione straordinaria fra cui la riaccensione di alcuni impianti come ascensori”.

“L’emergenza abitativa c’è, come in tutti i territori – dice Adorni – ma fino ad oggi siamo stati nella condizione di poterla contenere (nel bilancio di previsione 2023 c’è un fondo di 60mila euro per prevenire questo tipo di situazioni, ndr), devo dire tra l’altro anche grazie e attraverso altri enti come la Caritas diocesana. Ci sono delle criticità ma che, in una rete di soggetti, siamo riusciti a gestire. Ci sono però delle problematiche che l’ente locale ha difficoltà a gestire da solo come contributi per affitti e morosità incolpevole. È vero che non era una misura strutturale ma è comunque sempre stata confermata negli anni. Ad oggi, invece, i fondi sono azzerati. La Regione Toscana ha fatto uno sforzo notevole per garantire le risorse, ma mancano comunque gli otto-nove milioni provenienti dal governo. All’esecutivo nella nostra lettera abbiamo cercato di proporre delle soluzioni, ovvero quella di sbloccare risorse già in dotazione dell’ente, per ricoventirle per il sostegno alla morosità incolpevole. Lo abbiamo detto anche in una mozione in Consiglio che siamo riusciti a votare all’unanimità con l’opposizione. Chiediamo che questo tema venga messo al centro del dibattito e vengano reinvestite delle risorse. In futuro a 114mila euro di risorse solo comunali sarà impossibile arrivarci, ma nella prossima variazione di bilancio ci siamo presi l’impegno di fare comunque in maniera incisiva la nostra parte”.

Un ultimo cenno alla stagione teatrale al Cavanis, anche quest’anno in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo oltre che con le associazioni amatoriali del territorio. In programma ci saranno sei spettacoli di cui tre con nomi molto importanti a livello nazionale. Lo ha spiegato l’assessora Lamandini: “Uno degli spettacoli – dice – verrà anche replicato la mattina per le scuole. Sarà possibile sottoscrivere anche degli abbonamenti e tornerà il ‘biglietto sospeso’ per chi vorrà regalare un’entrata a teatro a persone in condizione di disagio”.