Zappia: “Il festival al lago della Gherardesca? Una spesa che si poteva evitare”

Il consigliere comunale del gruppo misto: “L’area è tutelata, mi auguro che non restino sporcizia e confusione”
“Una volta si sosteneva che il Comune rappresenta il primo nucleo di riferimento per il cittadino. Devo dire per esempio che a Lucca la nuova amministrazione si sta muovendo proprio in quest’ottica. A Capannori invece no, visto che, su tutti i piani, c’è una distanza sempre maggiore tra la gente e le scelte attuate”. A sostenerlo è il consigliere comunale del gruppo misto, Bruno Zappia.
“Un ultimo esempio ce lo dà una lunga determina del 9 ottobre scorso dove, per festeggiare l’acquisto del compendio immobiliare aree umide del lago della Ghelardesca, effettuato dal comune nel luglio scorso, hanno inventato un festival della natura”.
“Questa zona è un’oasi naturale – osserva Zappia -, sottoposta a vincoli e controlli, della Regione e oltre, che vale certo la pena di conoscere meglio , benché non la si debba mettere a rischio, specie con cartacce o cicche di sigarette. Bene, oggi (14 ottobre, ndr) si terranno due belle visite guidate per 25 persone ciascuna e questo va molto bene. Nel pomeriggio, ci sarà un concerto di pianoforte, della durata di circa un’ora, a ingresso libero con capienza di 200 persone, di un allievo del cantautore Battiato, di nome Caccamo. Sarà possibile assistervi portandosi da casa coperte e cuscini per sedersi a terra, utilizzando anche, se necessario, due bagni chimici sistemati nei pressi. Posso solo sperare non ne derivino confusione, sporcizia e danni, la spesa totale di 10.064 euro non è eccessiva, ma ugualmente più che discutibile perché: per visitare la zona, le visite erano semmai da stabilizzarsi. In un bilancio pieno di debiti/mutui come purtroppo è a Capannori, anche 10.000 euro sono importanti per pagarci i servizi i servizi e per le difficoltà economiche-finanziarie di tanta gente. Ancor peggio va dal punto di vista educativo visto che, oltre ai problemi dei più poveri, siamo in mezzo a due violente guerre che sembrano ricordarci la pericolosità stupida dell’uomo e non solo”.