Slow Beans 2023, grande successo per la manifestazione sulla biodiversità leguminosa

2 novembre 2023 | 19:22
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Slow Beans 2023, grande successo per la manifestazione sulla biodiversità leguminosa

Elena Pardini, fiduciaria della condotta Compitese: “Una grandissima partecipazione con oltre 500 presenze”

Cece nero della Murgia Carsica, lenticchia di Rascino, fagiolo di Controne, lupino di Anterivo, piattella canavesana di Cortereggio. Sono stati oltre 30 i produttori – di cui 15 i Presìdi Slow Food leguminosi italiani – che sabato 28 e domenica 29 ottobre, si sono dati appuntamento al Centro Culturale Compitese di Capannori con tanti altri legumi buoni, puliti e giusti dal resto d’Europa come i piselli grigi lettoni, i fagioli di diverse varietà dalla Germania e quelli di Smilyan, dalla Bulgaria.

Dopo l’appuntamento di Polizzi Generosa nel 2022 e quello in Bulgaria lo scorso giugno, la manifestazione itinerante della rete leguminosa di Slow Food è tornata in Toscana, a Capannori, per dimostrare che i legumi sono una preziosa opportunità da cogliere per affrontare le sfide del futuro.

“Il messaggio di Slow Beans è chiaro: tutte e tutti possiamo fare del bene al nostro pianeta, rivedendo le nostre abitudini alimentari e privilegiando il consumo di fonti proteiche vegetali. I legumi sono alimenti ricchissimi sul piano nutrizionale e versatili in cucina, alleati del suolo fondamentali per fronteggiare la crisi climatica nella transizione verso sistemi alimentari più efficienti, inclusivi, resilienti e sostenibili” sottolinea Roberta Billitteri, vicepresidente di Slow Food Italia.

Capannori, insieme a Polizzi Generosa e San Giorgio Canavese è tra le prime sei municipalità italiane coinvolte in Let It Bean!, l’iniziativa di Slow Beans e della rete internazionale di Slow Food, in collaborazione con Meatless Monday e il Centre for Livable Future della Johns Hopkins University, che ha l’obiettivo di valorizzare il consumo di legumi come alimento rispettoso del clima attraverso la collaborazione con le amministrazioni locali, a dimostrazione dell’importanza che le politiche locali del cibo rivestono nella promozione di diete e stili di vita rispettosi della salute dell’uomo e dell’ambiente.

In apertura della 2 giorni, è stato quindi presentato anche Plant the future. Rispetta gli animali, proteggi il pianeta, il risultato del confronto della rete internazionale di Slow Food sulle questioni legate all’allevamento e alla pesca intensivi. Un processo dal basso che ha coinvolto produttori, pescatori, artigiani del cibo, popoli indigeni, cuochi, giovani, educatori e attivisti. A completare il programma di Slow Beans è stata la mostra mercato che ha ospitato produttori di legumi Presidi Slow Food e una decina di produttori dei Mercati della terra toscani.

A conclusione dell’evento, infine, la 12esima edizione delle Fagioliadi, la competizione in cui i produttori si sono sfidati cucinando un piatto a base di legumi premiato dalla giuria popolare composta da oltre 200 persone che hanno assaggiato e votato i migliori. Il vincitore è stato il Fagiolo Gialèt, che si è classificato primo in assoluto, mentre il Fagiolo poverello si è aggiudicato il premio delicatezza, il Pisello nano di Zollino il premio sfiziosità e il premio carattere è stato attribuito al Fagiolo rosso di Lucca.

“Un gran bel successo di pubblico che ci lascia davvero soddisfatti, con oltre 500 presenze nella due giorni, e ci conforta nell’idea che i legumi sono un alimento assolutamente attuale, che ha tutte le carte in regola per diventare protagonista delle nostre tavole”, commenta Elena Pardini, fiduciaria della condotta Slow Food Lucca Compitese e Orti lucchesi.

Slow Beans è stato organizzato da Slow Food, Slow Food Italia, Slow Food Toscana, Piana del cibo, Comune di Capannori; con il contributo del progetto europeo Foodclic e di Vetrina Toscana. Partner dell’evento sono Slow Food Toscana, Slow Food Lucca Compitese e Orti lucchesi, Centro Culturale Compitese, Anci Toscana, Laboratorio di Studi rurali Sismondi, Distretto di economia civile Provincia di Lucca.

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