Capannori, l’opposizione: “Pertini, il centrosinistra ha approvato una mozione strumentale”

29 novembre 2023 | 12:16
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Capannori, l’opposizione: “Pertini, il centrosinistra ha approvato una mozione strumentale”

Gli esponenti del centrodestra: “Respinta la nostra proposta, ne hanno approvata una in cui si offusca il suo ruolo come uomo delle istituzioni”

“La sinistra di Capannori ha bocciato la nostra mozione intesa a dare risalto alla figura di Sandro Pertini come uomo delle istituzioni, simbolo dell’unità nazionale, garante della legalità costituzionale e ha approvato la sua mozione che, invece, enfatizzava la militanza politica del primo presidente socialista mettendone in ombra i meriti come capo dello Stato“. Lo affermano Domenico Caruso, Matteo Petrini, Matteo Scannerini capigruppo di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia.

“In tal modo – spiegano – abbiamo smascherato l’uso strumentale della figura di Pertini da parte della sinistra che in molti comuni ha presentato la stessa mozione finalizzata all’intitolazione di una via a suo nome nel goffo tentativo di ritrovare l’unità in nome dell’antifascismo militante e per stanare pericolosi criminali che, nella mente offuscata di qualcuno, si anniderebbero nelle istituzioni del Paese”.

“Ma – proseguono i capigruppo di opposizione a Capannori -, l’antifascismo non ha ragion d’essere in quanto il fascismo è morto e sepolto da un pezzo ed è stato davvero spiacevole constatare che vi sono consiglieri comunali che pensano di essere degli acchiappafantasmi che tirano in ballo il presidente Pertini per effimera e faziosa propaganda politica svilendone, in tal modo, la cristallina figura istituzionale che ha saputo unire gli italiani in momenti drammatici della nostra storia recente”.

“Infatti – proseguono – Sandro Pertini ha interpretato al meglio le sue prerogative costituzionali in un periodo caratterizzato dall’instabilità politica e lacerato dal terrorismo brigatista, dalle stragi (Bologna e Ustica), da tragedie nazionali (il terremoto in Irpinia), dagli scandali (la loggia P2), dagli attentati mafiosi con il barbaro assassinio del generale Dalla Chiesa nel settembre 1982. In quel periodo così cupo e nefasto della nostra Storia recente Pertini ha guidato la Repubblica in modo fermo e deciso con un diffuso interventismo che però è stato sempre rispettoso dell’indirizzo politico che spettava al Parlamento e ai governi che di quell’assemblea erano espressione e, in tal modo, è entrato nell’immaginario collettivo degli italiani che si riconoscevano nella sua autorevole figura di Presidente di tutti così come Egli voleva atteso che dopo la sua elezione al Quirinale non ha rinnovato la tessera di iscrizione al Partito Socialista”.

“Per questi motivi – sostengono i capigruppo di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia – ci è sembrata riduttiva e poco rispettosa la mozione della sinistra che poneva l’accento sulla militanza politica di Pertini e ne abbiamo presentato un’altra che esaltava, invece, la figura di Pertini come Capo di Stato super partes, simbolo delle istituzioni e punto di riferimento degli italiani. Purtroppo la nostra mozione è stata bocciata perché certamente era quella più rispettosa di una eminente personalità come Sandro Pertini”.