Capannori, Lega: “La variazione di bilancio? Scarica il fardello sulla prossima amministrazione”

30 novembre 2023 | 14:28
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Capannori, Lega: “La variazione di bilancio? Scarica il fardello sulla prossima amministrazione”

I consiglieri: “La scelta di non pagare la quota capitale comporta l’implicita ammissione di problemi di soldi in cassa”

Settima variazione di bilancio adottata dalla giunta Menesini, pioggia di critiche dalla Lega Capannori.

“Non solo è inadeguata l’attività di programmazione finanziaria ma soprattutto scarica sulla successiva amministrazione la responsabilità dei pagamenti dei debiti. Abbiamo detto chiaramente – affermano i consiglieri comunali Salvadore Bartolomei, Ilaria Benigni, Giuseppe Pellegrini, Gaetano Spadaro e Domenico Caruso – che è un atto politicamente irresponsabile reperire risorse attraverso l’ennesima sospensione del pagamento della quota capitale dei mutui per destinarle a spese per asfaltature, manutenzione corrente ed elargizioni varie perché la campagna elettorale è già iniziata e bisogna illudere i cittadini che le cose si fanno dopo averle trascurate per così tanto tempo. E senza dubbio non è comportamento diligente la scelta di non pagare le rate dei mutui per la parte capitale senza una specifica valutazione della sostenibilità finanziaria dell’operazione dal momento che gli interessi dovranno essere comunque pagati non solo ora ma anche per il corrispondente periodo di allungamento del piano di ammortamento dei mutui stessi”.

“E la sostenibilità finanziaria complessiva sulla base dei fattori di attualizzazione avrebbe dovuto essere valutata per la massa complessiva dei mutui rinegoziati o sospesi dal 2020 ad oggi dato che molte manovre di assestamento se non tutte sono state fatte reperendo risorse o dal mancato pagamento dei mutui o dalla rinegoziazione con allungamento del periodo di durata dei rimborsi. Ed è proprio questa la mancanza di responsabilità politica della giunta Menesini che scarica sulle successive amministrazioni il fardello del debito da pagare perché ora, in vista delle incombenti elezioni, si è scelto di fare la cicala e non la formica – concludono -. Ad ogni buon conto è bene che i cittadini sappiano che la scelta di non pagare la quota capitale comporta l’implicita ammissione di problemi di soldi in cassa poiché l’accordo Abi/Anci è riservato ai comuni che hanno difficoltà finanziarie. E questa cosa ci preoccupa molto”.