Il Pd di Altopascio: “Città del pane, lo scioglimento è un atto necessario”

Il circolo dem attacca Marchetti: “Triste epilogo ma serve fare chiarezza sulla gestione dell’ente e sui bilanci”
Lo scioglimento dell’associazione Città del Pane ad Altopascio? “Un atto estremamente necessario”. A dirlo è il circolo Pd di Altopascio.
“Con la decisione assunta dalla giunta comunale di Altopascio di chiedere al giudice lo scioglimento dell’associazione Città del Pane – si legge in una nota -, si approda ad un triste epilogo per l’associazione che però rappresenta un atto estremamente necessario per fare luce e chiarezza sulla gestione di un ente che è stato finanziato per anni dalle quote di decine di Comuni soci, ai quali però non è stata data la possibilità di conoscere i bilanci e tantomeno ricostituire gli organi direttivi”.
“E’ un destino segnato dal comportamento del presidente dell’associazione Maurizio Marchetti che, fin dal 2016, non solo si è rifiutato di rimettere il proprio mandato all’assemblea dei soci, ma si è sottratto soprattutto alle ripetute richieste avanzate dall’Ente per visionare e consultare i bilanci dell’associazione da lui guidata – afferma il Pd di Altopascio -. Il partito democratico, insieme agli altri gruppi di consiliari di maggioranza, già nello scorso mandato aveva approvato un ordine del giorno dedicato per chiedere a Marchetti un passo indietro dall’associazione per consentire una riorganizzazione e ripartenza delle attività che, nonostante le quote versate, era totalmente assente. Questa possibilità è stata preclusa proprio dallo stesso Marchetti che, rimasto sulla poltrona di presidente, ha condannato Città del Pane alla Sua triste fine. Adesso è il momento di fare chiarezza, avviare l’ente allo scioglimento e riorganizzare una rete di Comuni che si erano impegnati per promuovere la tradizione panificatoria dei propri territori. Città del Pane, si può concludere, è un altro di quei tristi e torbidi capitoli dell’eredità delle amministrazioni che hanno gestito il Comune fino al 2016. Si pensi per esempio alla nascita, gestione e scioglimento della società Altopascio Servizi oppure alla Fondazione Centoni, rilevata nel 2016, senza bilanci approvati, senza organismi rinnovati e alle soglie di uno scioglimento ex lege”.