Esclusi dalla gita scolastica per “comportamenti poco responsabili”, i genitori: “Un’ingiustizia”

14 gennaio 2024 | 19:43
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Esclusi dalla gita scolastica per “comportamenti poco responsabili”, i genitori: “Un’ingiustizia”

La decisione del Collegio dei Docenti a due settimane dalla partenza della trasferta sulla neve: “I motivi addotti sono futili”

Tre alunni esclusi dalla gita di classe di una scuola media della Piana di Lucca per “comportamenti poco responsabili”. Così recita la lettera recapitata ai genitori dei ragazzi interessati dal provvedimento. Con un’aggiunta, nella decisione presa dal collegio dei docenti e suffragata dalla firma del dirigente scolastico: “L’esclusione – si legge – sarà quindi l’occasione per una riflessione personale sul proprio atteggiamento e il modo di approcciarsi verso gli altri”.

Una decisione che non è certo andata giù ai genitori dei ragazzi, alcuni dei quali interesseranno nelle prossime ore il sindaco e il provveditorato.

La protesta è stata formalizzata al dirigente scolastico con una lettera da parte di uno dei genitori al dirigente scolastico dopo la comunicazione dell’eslcusione dalla gita di classe in programma lunedì 29 gennaio. “Ci chiedevamo quanto fosse stato giusto così poco preavviso – scrive il genitore – ma soprattutto se fosse giusto il fatto che nessuno avesse specificato prima che sarebbe stata una gita a numero chiuso con un criterio di selezione in merito al quale alcuni alunni sarebbero stati esclusi”.

Nella motivazione dell’esclusione alla gita scolastica inviata per scritto ai genitori, si parla di “comportamento dell’alunno poco adeguato alla tipologia di esperienza prevista” e di atteggiamento “poco responsabile”. Eppure solo il 5 ottobre scorso i ragazzi sono stati una settimana in Francia per il gemellaggio e, in tre anni di frequentazione della scuola, nessuna lettera formale sarebbe arrivata ai genitori prima della recente decisione del collegio dei docenti.

“Chi ha stabilito i suddetti criteri e preso decisioni in merito avrebbe dovuto comunicarlo a priori, non dopo aver già informato ragazzi e famiglie che si sono ormai organizzati in tal senso. Ieri, dopo una lunga conversazione telefonica con il vice preside, sono emerse poche risposte chiare – dice un genitore – Pertanto, abbiamo l’esigenza e il diritto di capire quanto, per un alunno in piena adolescenza, sia giusto essere escluso per motivi cosi futili come note di comune gestione scolastica: ha dimenticato il flauto o altre sciocchezze dovute alla poca maturità”.

“Ci aiuti lei a dare delle spiegazioni logiche ad alunni e genitori – prosegue rivolgendosi al dirigente scolastico – soprattutto in una scuola come la nostra, dove si elogia l’inclusività. È giusta un’esclusione così netta e drastica? È giusto per un alunno sentirsi escluso per delle note? Non per dei rapporti, non per delle sospensioni, non per comportamenti gravi di cui i genitori siano stati opportunamente informati? Ormai sono anni che come genitore conosco questa scuola, e ho sempre apprezzato il fatto che si procedesse per ogni cosa con il criterio di ‘o tutti o nessuno’, per far sì che i ragazzi si sentano parte di un gruppo e che si sentano solidali e responsabili per il bene comune. Nel caso specifico, io ho 2 adolescenti di 13 anni: uno partirà e uno resterà a casa. Quando vado in vacanza, anche se un figlio fosse più bravo dell’altro, non ne lascio a casa uno. Lei, se io lo facessi, cosa penserebbe?”.

“Resto in attesa di suo gentile riscontro – conclude il genitore – nella speranza di ricevere delle chiare e reali spiegazioni o motivazioni, non come quelle ricevute fino ad ora, che si mascherano anche dietro una presunta lista di attesa per alcuni che dovrebbero sperare nella rinuncia di altri per poter partecipare”.