Torna all’asta villa Grassini: il Comune potrebbe partecipare

La nuova base di partenza – fissata a poco più di 500mila euro – potrebbe essere accessibile per l’ente di piazza Felice Orsi
Torna all’asta martedì prossimo (23 gennaio) villa Grassini, immobile storico di Porcari risalente al XV secolo, ristrutturato nel 2003 ma ormai dismesso. E questa volta potrebbe non andare deserta.
La villa, a lungo proprietà della famiglia patrizia Di Poggio, qualifica il paesaggio porcarese ed è un luogo-simbolo di tutta la comunità locale. Tanto che a più riprese, negli ultimi anni, l’amministrazione comunale ha espresso la volontà di dare nuove funzioni all’edificio, in equilibrio con il contesto ambientale e con il valore culturale di quella che, in paese, è detta anche villa de’ Mennoni.
Bocche cucite dal palazzo di piazza Felice Orsi su una possibile partecipazione del Comune alla prossima asta. Nessuno conferma, nessuno smentisce, ma è opportuno ricordare che l’ente è garantito, attraverso il ministero dei beni culturali, dal diritto di prelazione sull’immobile. La base d’asta, in soli tre mesi dall’ultima seduta andata deserta, è precipitata a poco più di 500mila euro: quasi 200mila euro in meno, quindi, rispetto all’asta dello scorso 3 ottobre e ancora di più rispetto a quella del 9 maggio, quando villa Grassini andò all’asta con una base ribassata del 46 per cento rispetto al valore reale.
La nuova base di partenza potrebbe quindi essere accessibile per il Comune di Porcari, che non ha mai nascosto il suo interesse a partecipare all’asta pubblica qualora si presentino condizioni favorevoli per le casse dell’ente. 1239 metri quadrati che potrebbero ospitare un centro congressi, un polo formativo o anche un progetto di cohousing sociale.