Dipendente dimesso a metà del periodo di prova, Zappia (Gruppo misto) passa all’attacco

Il consigliere di opposizione di Capannori: “Cercano di mettermi il bavaglio, intanto però i cittadini devono sapere la verità”
“Il 28 dicembre 2023 , è stato l’ultimo giorno di lavoro al comune di Capannori di un dipendente, funzionario tecnico impiantistica, assegnato al settore cantonieri di paese il quale, come risulta dalla determinazione 1847/2023, si è dimesso a metà del periodo di prova, cioè dopo tre mesi. Questo funzionario , matricola 15281, nella comunicazione regolarmente protocollata 0083772/2023 del 28 dicembre 2023, e inviata a 5 autorità, all’ufficio personale e, per conoscenza ad un collega, ha ben motivato le ragioni del suo rientro nell’ente di provenienza (la provincia di Pisa)”. Inizia così la nota di Bruno Zappia, consigliere di opposizione di Capannori (Gruppo misto), che passa all’attacco.
“In particolare – afferma Zappia -, ha dichiarato di doversene andare perché: ‘Purtroppo l’organizzazione degli uffici e dei settori dell’ente, non consente di poter svolgere il servizio nei modi corretti e rispettosi verso la professionalità dei tecnici dell’ente e nei confronti della cittadinanza del comune. Ho quindi necessità di poter lavorare serenamente, consapevole che il mio impegno e la mia competenza sia valorizzata nel rispetto del merito, cosa che in questo ente non ritengo che si possa concretizzare'”.
“Il sottoscritto, amministratore pubblico eletto in consiglio comunale di Capannori, ritiene molto serie queste affermazioni quanto importanti nei loro contenuti, purtroppo riscontrati spesso tali, in fase di controllo, dall’opposizione tutta – attacca il consigliere -. Anche per questo mi ha davvero stupito che, in allegato all’avvenuta consegna della suddetta comunicazione del funzionario matricola 15281, mi sia stato ‘intimato’ di non renderne pubblici i contenuti, ‘pena la violazione delle disposizioni in materia di riservatezza’. Si è voluto trascurare che, per questo documento, non è stato utilizzato un protocollo riservato, a tutela di ipotetico segreto d’ufficio o di dati personali sensibili, bensì il regolare registro di protocollo, che è un atto pubblico, a garanzia di trasparenza e imparzialità amministrativa (vedi Dpr 445/2000 come vigente)”.
“Possibile che un dirigente non abbia chiaro tali principi, e soprattutto pensi che il sottoscritto non li conosca? Voglio augurarmi che, se nel giugno prossimo riusciremo a cambiare un tale stato di confusione anche questo funzionario ingegnere che se ne tornato a Pisa , vorrà riprovare a lavorare al comune di Capannori insieme a noi e con altri presupposti di qualità operativa – conclude -. Cercano di mettermi il bavaglio, intanto però i cittadini devono sapere la verità“.