Capannori, il centrodestra cerca l’intesa sul candidato sindaco: il ‘pallino’ in mano a Fratelli d’Italia
Petrini o Triggiani i nomi sul tavolo per il partito della Meloni, fra tensioni e insofferenze. E non mancano gli outsider, altrimenti si opterà per il piano B
Il centrosinistra di Capannori ha scelto: sarà Giordano Del Chiaro il candidato sindaco. E il centrodestra che fa? Ormai i tempi sono stretti, a maggior ragione visto che la coalizione al governo della città da vent’anni ha ormai iniziato la campagna elettorale. Serve, quindi, in qualche modo accelerare nelle decisioni, ma non mancano i nodi da sciogliere in un centrodestra che ambisce a compiere la seconda impresa dopo la vittoria a Lucca con Mario Pardini.
Ormai sembra definitivamente tramontata l’ipotesi che vorrebbe in corsa l’attuale assessore al turismo del Comune di Lucca, Remo Santini. Lucca, infatti, vuole tenerselo stretto per continuiare a operare nei settori di sua competenza, turismo e mobilità, e lo stesso Santini, pur lusingato, non sarebbe del tutto convinto di fare una seconda campagna elettorale che comporta stress e un grande dispendio di energie.
Ecco allora che sul tavolo della coalizione di centrodestra torna una rosa di nomi di papabili candidati ora al vaglio dei vertici regionali dei partiti. Il ‘pallino’, come partito di maggioranza relativa alle ultime consultazioni, spetterebbe a Fratelli d’Italia. Ma anche all’interno del partito di Giorgia Meloni le indicazioni non sarebbero univoche: da una parte c’è il nome di Matteo Petrini, capogruppo in Consiglio, che viene da cinque anni di opposizione e che, se presentato come nome su cui far convergere i consensi, non vedrebbe mettersi di traverso la Lega, che pure ha in Domenico Caruso e Gaetano Spadaro i suoi validi candidati di bandiera. Dall’altra c’è chi preferirebbe la figura dell’avvocato Elisabetta Triggiani. Una situazione che non ha mancato di spazientire anche lo stesso Petrini che sui social ha sbottato ieri: “È nei momenti così, di incertezza e di speranza – ha scritto, con tanto di commenti di plauso dei suoi ‘fedelissimi’, fra cui Paolo Ricci – che distingui gli amici dagli sciacalli. Ed io, gli amici, li ho ben chiari e non smetterò mai di ringraziarli. Comunque vada”.
Forza Italia, invece, se non riemergesse l’ipotesi Santini, presenterebbe nella rosa dei nomi quella del suo capogruppo Matteo Scannerini, una figura omologa a quella di Matteo Petrini: alla guida del gruppo, in solitaria, negli ultimi cinque anni di consiliatura.
A decidere, comunque, in una scacchiera che deve tenere conto anche delle altre partite a livello regionale e provinciale, saranno i vertici dei partiti, chiamati a valutare pro e contro di ogni candidatura. Se non si trovasse la quadra, poi, resteranno due carte da giocare: quella della candidatura civica (resta sempre in piedi il nome del componente della presidenza nazionale di Mcl, Piergioggio Sciacqua) e quella di una convergenza sul nome di Paolo Rontani, alla guida della lista Capannori Cambia.
Una scelta che, se non si vuole perdere tempo prezioso rispetto ai principali concorrenti, che da una settimana hanno cominciato le grandi manovre, andrà fatta in tempi piuttosto rapidi.