Tempi moderni, un volume racconta il teatro nelle corti: la presentazione a Badia di Cantignano

29 gennaio 2024 | 15:36
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Tempi moderni, un volume racconta il teatro nelle corti: la presentazione a Badia di Cantignano

Appuntamento sabato (3 febbraio) alle 15,30

Sabato (3 febbraio) alle 15,30 nella pieve di Badia di Cantignano si terrà la presentazione della pubblicazione Tempi Moderni dedicata all’omonima rassegna teatrale ideata da Roberto Castello e realizzata da Aldes! Spam in collaborazione con il Comune, che si è svolta nelle corti di Capannori a partire dal 2020.

Alla presentazione della pubblicazione curata da Aldes! Spam interverranno il sindaco Luca Menesini, don Emanuele Andreuccetti, parroco di Badia di Cantignano, Roberto Castello e Alessandra Moretti di Aldes e Simona Cappellini, critica teatrale. Saranno presenti anche rappresentanti delle corti che hanno partecipato al progetto. La pubblicazione racconta a più voci l’esperienza di questa innovativa esperienza culturale nata nel pieno del primo lockdown, e poi proseguita fino ad oggi.

“Da un lato c’erano gli artisti e i tecnici, costretti a non lavorare – e spesso privi di ammortizzatori sociali – dall’altro il resto della cittadinanza, relegata in casa da settimane, e un po’ dappertutto persone che stavano scivolando nell’indigenza. Portare nelle corti e nelle aie una sorta di moderno Carro di Tespi ci è parso il modo più appropriato per tentare di rispondere alla complessità di quel momento eccezionale – scrive nella pubblicazione Roberto Castello -. Non spettacoli preesistenti nati per i teatri, luoghi comunque elitari, ma micro-varietà realizzati ad hoc per le aie e le corti capannoresi che potessero intrattenere tutti, dai più piccoli ai più anziani. Produzioni su misura che, nonostante il rigoroso distanziamento sociale e le risorse assai modeste, nella prima edizione sono riuscite a raggiungere quasi 2mila spettatori coinvolgendo oltre 20 professionisti tra drammaturghi, compositori, coreografi, attori, danzatori, costumisti e tecnici, cui è stata offerta una, seppur minima, occasione di lavoro. Arrivati alla quarta edizione, Tempi Moderni è diventato un prezioso laboratorio sul teatro popolare d’arte, sul come cioè provare a riportare il teatro colto fuori dalla sua torre d’avorio in mezzo a un pubblico non specializzato”.

“Oltre al teatro, alla musica e alla danza, le altre protagoniste della rassegna Tempi Moderni che come Comune abbiamo sostenuto fin dalla sua ideazione, in un momento difficile come quello della pandemia, sono le corti e i loro abitanti – afferma l’assessore alla cultura Francesco Cecchetti -. Le corti a Capannori e per Capannori non sono solamente una modalità architettonica, ma un aspetto storico ancora rilevante della vita sociale delle persone. Altro elemento che caratterizza la rassegna è la solidarietà. Pur essendo gli spettacoli di grande qualità artistica, i frequentatori della serata non devono pagare un biglietto per assistere; possono invece, fare un’offerta in generi alimentari, raccolti e distribuiti alle famiglie più in difficoltà dalla Caritas. Nel primo anno la rassegna si svolse in sette corti di sette frazioni del nostro territorio e fu un grande successo di pubblico. Tempi Moderni ha poi avuto altre edizioni, ed è ormai entrata stabilmente a far parte della programmazione culturale dell’Estate Capannorese, di cui è uno dei capisaldi”.