Comitato di difesa dell’Area Verde dei Laghetti di Lammari: “Polveri sottili, servono interventi strutturali”

Salvoni: “La situazione rende ancora più inaccettabile l’idea di costruire nuoiva viabilità”
Nuovo allarme per le polveri sottili, interviene il comitato di difesa dell’Area Verde dei Laghetti di Lammari che ribadisce il suo no alla costruzione degli assi viari.
A parlare è Franco Antonio Salvoni: “Ossidi di carbonio, di azoto, di zolfo, metalli come piombo, nichel, cadmio, arsenico, composti organici volatili come il benzene, inquinanti secondari come l’ozono ed il tristemente famoso particolato come il Pm10, il Pm2,5, le ben più temibili nanoparticelle, questi sono i principali componenti dello smog che attanaglia la piana di Lucca e le fa conseguire il non ambito primato di una tra le zone più inquinate d’Europa. Ed ora si apprende che anche in questo periodo, non proprio il più critico dell’anno, lo smog ha superato i limiti di tolleranza (limiti che riteniamo del tutto arbitrari: non esiste infatti un valore soglia al di sotto del quale siamo “sicuri”). Altro aspetto che va preso in considerazione quando si parla di inquinamento dell’aria è che quando si dosa la percentuale di sostanze tossiche presenti, le più pericolose tra queste, le nanoparticelle, spesso sfuggono alle comuni rilevazioni con la conseguenza che l’inquinamento reale è assai più forte, temibile e pericoloso”.
“Bene hanno fatto gli amministratori dei Comuni della Piana ad emanare un’ordinanza comune – dice il comitato – che vieta la circolazione dei mezzi maggiormente inquinanti. Ma purtroppo si tratta di un provvedimento che ha solo il potere di ridurre, di pochissimo e solo temporaneamente l’inquinamento. Servono altri interventi, interventi strutturali, serve dare avvio ad un sistema diverso per la mobilità delle persone e sopratutto delle merci; serve ed è urgentissimo togliere i camion dalle strade e spostare su rotaia ciò che ora viaggia su gomma. E allora ci domandiamo perché costruire una nuova strada (leggasi assi viari) e non investire l’ingente somma di denaro (oltre 170 milioni di euro) per potenziare e rendere al passo con i tempi le ferrovie di cui il nostro territorio dispone? Perché non seguire i progetti dell’intera Europa che ormai da oltre trentanni sta sviluppando un diverso tipo di mobilità? Perché rimanere ancorati a vecchi e superati modelli di sviluppo che stiamo constatando quanto siano dannosi per la salute dell’ambiente (cambiamenti climatici) e di tutti gli esseri viventi che lo abitano?”.
“A questo proposito va rimarcato che le malattie prodotte dall’inquinamento dell’aria (inquinamento dal quale, è bene sottolineare, non esiste difesa) non sono più solo le classiche malattie respiratorie (asma, bronchite cronica, Bpco) tumore del polmone, peraltro, in fortissimo aumento – dice il comitato – Infatti, in conseguenza del sempre maggior utilizzo dei combustibili fossili e quindi della dispersione nell’ambiente di nuovi e più pericolosi inquinanti (le nanoparticelle capaci di superare la barriera alveolo capillare e penetrare nel torrente circolatorio) nuovi e forse più gravi danni per la salute si stanno facendo strada. Numerosissimi studi scientifici hanno dimostrato la correlazione dell’inquinamento dell’aria anche con malattie neuro degenerative (tipo Alzheimer e Parkinson), cardiocircolatorie (infarto, aritmie, arresto cardiaco), metaboliche (diabete) dermatologiche ed anche con diverse forme di malattie ematologiche compresi linfomi e leucemie”.
“Quale futuro – è la conclusione – per i nostri figli e nipoti che da appena nati respirano aria “avvelenata”? Ma anche quale futuro per tutti gli esseri viventi? Ai nostri politici decisori la risposta che a noi sembra scontata anche se sicuramente difficile e altamente impegnativa”.