Lega di Capannori: “Sull’acqua nostra posizione sempre chiara”

9 febbraio 2024 | 12:33
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Lega di Capannori: “Sull’acqua nostra posizione sempre chiara”

I consiglieri: “Bene l’emendamento per garantire la governance pubblica. La maggioranza? In questi anni non ha fatto nulla per ripubblicizzare il servizio”

“Sul tema politico rilevante delle risorse idriche la posizione della Lega è sempre stata chiara e coerente ed è stata ribadita nell’emendamento avente come primo firmatario il capogruppo in consiglio comunale Domenico Caruso: controllo pubblico della governance nella prospettiva che le risorse idriche dell’area del Serchio siano amministrate da un’unica società nel contesto del relativo sub ambito per migliorare l’efficienza del servizio nel quadro di una gestione territoriale più vicina ai cittadini oltre, ovviamente, alla netta contrarietà alla multiutility fiorentina per la gestione di acqua, rifiuti ed energia”. E’ quanto affermano i consiglieri comunali della Lega di Capannori affermano i consiglieri comunali Salvadore Bartolomei, Ilaria Benigni, Gaetano Spadaro, Domenico Caruso.

“Siamo molto soddisfatti che l’emendamento sia stato accolto dal consiglio comunale – spiegano – poiché i privati non devono avere voce in capitolo nella gestione dell’acqua che è un diritto di tutti e il controllo pubblico è fondamentale per garantire tariffe sostenibili anche alle persone meno abbienti per assicurare loro un bene fondamentale per le esigenze della vita. Se il Partito Democratico di Capannori e i gruppi di sinistra hanno ravvisato l’esigenza di presentare una mozione per chiedere la ripubblicizzazione del servizio idrico significa che qualcosa è andato storto nella gestione di Acque Spa poichè i soci privati, di fatto, controllano la governance aziendale ed è davvero incredibile che in tanti anni di governo l’amministrazione Menesini e il candidato sindaco Del Chiaro non si siano accorti di questo stato delle cose e nulla abbiano fatto per impedirlo”.

“E’ anche vero – proseguono i consiglieri leghisti – che nonostante una delibera approvata quasi due anni fa, nulla di concreto è stato fatto per riacquistare le quote dei privati peraltro con un percorso che prevedeva il ricorso all’indebitamento che non appare ad oggi sostenibile poiché il relativo costo non dovrà in nessun caso essere traslato sui cittadini con l’aumento delle tariffe a cui siamo nettamente contrari. Abbiamo anche ravvisato l’esigenza, proseguono i consiglieri leghisti, di esercitare un forte controllo pubblico sui quantitativi di acqua captati dal sottosuolo e la nostra ferma opposizione al progetto di Ait Toscana di prelevare acqua dal Serchio e dalla piana per portarla a Prato”.