Rumori notturni a Capannori, Ceccarelli: “L’Arpat faccia accertamenti”

12 febbraio 2024 | 16:02
Share0
Rumori notturni a Capannori, Ceccarelli: “L’Arpat faccia accertamenti”

Il capogruppo di Popolari e Moderati: “Vengono dalla zona industriale di Tassignano e Carraia. Sollecitiamo l’amministrazione ad attivarsi”

“Numerose segnalazioni di cittadini residenti nelle frazioni di Tassignano, Paganico, Colognora, Santa Margherita, e Massa Macinaia, giungono da un po’ di tempo allo scrivente, ma pure ai competenti uffici del Comune di Capannori, lamentando rumori molesti notturni particolarmente fastidiosi, che disturbano e a volte impediscono il necessario riposo. Molestie che sono aumentate di intensità negli ultimi tempi, anche con segnalazioni di residenti in luoghi abbastanza distanti dalle fonti di emissione”.

Così il consigliere comunale Gaetano Ceccarelli, capogruppo dei Popolari e Moderati, che afferma: “Da accertamenti fatti dagli esponenti con la normale approssimazione del caso, poiché ovviamente non hanno né i poteri né i mezzi degli organi pubblici preposti al controllo, pare che tali rumori molesti provengano dalla zona industriale di Tassignano – Carraia, nonché da quella ubicata nell’area nei pressi del casello autostradale del Frizzone, ovviamente dalle attività produttive a ciclo continuo in funzione anche di notte. Tutto ciò, causa notevoli disagi ad un numero considerevole di abitanti e pertanto, è necessario che siano disposti in tempi brevi accertamenti dalla competente Arpat, al fine di rilevare eventuali superamenti dei limiti stabiliti dalla normativa della materia, peraltro già riscontrati dalla stessa Agenzia di controllo in frazione di Tassignano, nella zona circostante il Pip di Carraia”.

“A tal proposito – prosegue Ceccarelli – siamo a sollecitare l’amministrazione comunale ad attivarsi con forza presso il predetto organo di controllo, affinché nelle ricordate frazioni poste nella zona centrale del Comune di Capannori, metta in atto una campagna di monitoraggio puntuale del rumore notturno prodotto dalle attività produttive a ciclo continuo, con misurazioni da effettuarsi presso abitazioni opportunamente individuate. Perché non è possibile, quando vi sono ripetute segnalazioni in ordine a rumori molesti, affidarci solo alle certificazioni di parte o alle autocertificazioni, pur se previste dalle norme di legge, ma devono fare concretamente la loro parte anche gli organi pubblici preposti al controllo”.

“Siamo consapevoli dell’importanza degli insediamenti produttivi localizzati sul nostro territorio, ma ciò non deve impedire assolutamente il sacrosanto diritto al necessario riposo psico fisico dei residenti nelle zone interessate dalle molestie, perciò auspichiamo che vi siano atteggiamenti responsabili e collaborativi da parte di tutti, ad iniziare da chi gestisce le attività industriali rumorose” conclude il consigliere.