Servizio mensa in house a Capannori: la Piana del cibo difende la scelta dell’amministrazione

6 marzo 2024 | 13:34
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Servizio mensa in house a Capannori: la Piana del cibo difende la scelta dell’amministrazione

Il presidente Dalsasso: “Un modo per generare processi virtuosi di sviluppo per l’economia locale garantendo, sempre più, un cibo di qualità legato al nostro territorio”

Ristorazione scolastica ‘in house’ a Capannori, il presidente della Piana del Cibo Giorgio Dalsasso risponde alle polemiche di alcuni consiglieri dell’opposizione.

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“Sulla stampa locale abbiamo letto alcune prese di posizione contro la scelta dell’amministrazione Menesini di riportare ‘in house’ il servizio di ristorazione scolastica ritenendola inefficiente e antieconomica, obbligando inoltre il Comune a una scarsa autonomia decisionale – spiega Dalsasso -. Non siamo assolutamente d’accordo con queste affermazioni: la decisione di riportare ‘in house’ la ristorazione scolastica nasce dall’esigenza di ridare centralità a un servizio che, a detta di molti ricercatori e studiosi e di altrettante associazioni del settore, è anche uno spazio fondamentale per educare le generazioni del futuro a modelli alimentari e nutrizionali sostenibili per la salute delle persone e della nostra terra, per potenziare le relazioni con filiere agroalimentari locali e, quindi, generare processi virtuosi di sviluppo per l’economia locale garantendo, sempre più, un cibo di qualità legato al nostro territorio”.

“Nel caso di Qualità e Servizi siamo in presenza di una società completamente pubblica che da diversi anni e nel corso del tempo, non solo si è completamente svincolata dalle piattaforme di approvvigionamento nazionali, ma ha saputo creare una rete di fornitori locali per molti di quei prodotti che, quotidianamente, sono utilizzati nella mensa (dal pane, all’olio extravergine di oliva, ai legumi, alle verdure fresche, alla carne) – prosegue -. Ha inoltre realizzato percorsi di educazione alimentare molto innovativi per la crescita di consapevolezza dei bambini e dei genitori tanto da rappresentare un fiore all’occhiello nell’ambito delle società che, a livello italiano, operano nella ristorazione scolastica: le classifiche pubblicate annualmente da Foodinsider lo dimostrano”.

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“Una scelta – dice ancora – che è anche il frutto di molte attività che, a partire dal 2019, sono state avviate con il percorso partecipativo della Piana del Cibo attraverso incontri e dibattiti pubblici, scambi di esperienze con molti soggetti che, a livello regionale e nazionale, si occupano di ristorazione scolastica sotto vari aspetti: ricordiamo gli incontri con Foodinsider, l’associazione che pubblica ogni anno il ranking dei comuni italiani più virtuosi nella ristorazione scolastica o il convegno che si è tenuto lo scorso giugno a Palazzo Boccella sui temi della ristorazione scolastica, un’occasione che ha visto il coinvolgimento dei consulenti del Comune di Capannori (Giubilesi & Associati srl), dei genitori del Comitato Mensa, di alcuni esperti e docenti dell’Università di Pisa che da alcuni anni accompagnano e collaborano con la Piana del Cibo”.

“In questo percorso di riflessioni sull’esigenza di migliorare il servizio di ristorazione scolastica noi come Piana del Cibo abbiamo sempre sottolineato la necessità di lavorare per aumentare la qualità dei pasti in termini nutrizionali e di salubrità; incrementare l’uso di prodotti freschi, tipici, locali, biologici anche con l’obiettivo di favorire, attraverso la ristorazione scolastica, lo sviluppo delle aziende agricole locali e, più in generale, del territorio; passare da una gestione privata che, inevitabilmente, mira a produrre profitti, ad una gestione che deve essere in grado di rimettere al centro i propri utenti/cittadini con riferimento alla qualità del servizio, all’educazione alimentare e alle ricadute economiche e occupazionali per il territorio; implementare, in modo significativo, percorsi di educazione alimentare da inserire nei curricula formativi degli studenti con percorsi di informazione e conoscenza finalizzati a riconoscere il cibo di qualità e a ridurre gli sprechi di alimenti non solo a scuola ma anche a casa; contenere i costi del servizio sia per il Comune che per le famiglie: da questo punto di vista le esperienze di gestione diretta analizzate nel contesto regionale e nazionale evidenziamo come le gestioni ‘in house’ possano farlo garantendo livelli qualitativi decisamente più elevati rispetto ad altri modelli gestionali; un controllo più efficace sulla qualità del servizio e sulle materie prime utilizzate per la ristorazione, altrimenti difficilmente verificabile con un appalto esterno – conclude -. Siamo ad un punto fondamentale del nostro lavoro: come Piana del Cibo riteniamo strategico per Capannori e di stimolo anche per gli altri Comuni della Piana questo passaggio: è per questo che lavoriamo affinché sia davvero garantito un reale diritto ad avere, anche nelle nostre scuole, un cibo buono, pulito e giusto per tutti”.