Nuovo impianto per i rifiuti a Capannori, Picchi: “Rischio sanitario e di cattivi odori”

Il rappresentante dei comitati ambientali della Piana: “È una infrastruttura per trattare 10mila tonnellate di pannoloni usati”
Nuovo impianto per il trattamento dei rifiuti a Capannori, interviene Liano Picchi dei comitati ambientali della Piana.
“Nel silenzio generale la Regione Toscana 4 giorni fa ha autorizzato a Salanetti un impianto per il trattamento di 10mila tonnellate annue di pannoloni provenienti da buona parte della Toscana. La richiesta ufficiale proveniva da Reti Ambiente, ma l’istanza éèchiaro che è partita dall’attuale amministrazione comunale, molto social su notizie di poco conto, quanto taciturna sulle scelte sgradite alla cittadinanza”.
“Diversi mesi or sono l’assessore Del Chiaro ed Ercolini – dice Picchi – se ne vantarono su un giornale on line ma qualcuno più astuto di loro deve essere intervenuto intuendo l’errore nell’aver fatto trapelare la notizia, così ché è scomparsa dalle cronache e nessun quotidiano né tv locale non mi risulta ne abbia più parlato. La cosa ancor più scandalosa sta nel fatto che un impianto di tale impatto, ambientale e sociale la Regione abbia deciso di non assoggettarlo nemmeno alla valutazione ambientale evitando così tutta una serie di procedure che ne avrebbero messo in luce limiti e pericolosità e permesso di sondare l’accettabilità delle popolazioni. Forse la paura delle opposizioni e della perdita dei contributi Pnrr hanno indotto a tagliare corto, ma ora le popolazioni locali volutamente non coinvolte saranno autorizzate ad esprimere tutto il loro disappunto”.
“Purtroppo, ad eccezione degli enti coinvolti – conclude Picchi – il sottoscritto è stato l’unico a studiare il progetto e a muovere decine di obiezioni che qui per motivi di spazio potrò solo sintetizzare, ma che non mancherò certamente di spiegare nei dettagli in altri interventi e in assemblee a cui fin d’ora invito a partecipare, se vorranno, gli amministratori per un pubblico contraddittorio. Al di la dei non pochi dubbi sull’impiantistica, certo è che concentrare nel cuore della Piana più densamente abitata della Regione e già afflitta da enormi problemi di qualità dell’aria, 10mila tonnellate di “liquidi organici” e non solo, comporterà un evidente rischio sanitario e problematiche odorigene non indifferenti. Se questo è il biglietto da visita con cui si presenta il neo candidato a Sindaco Del Chiaro c’è sicuramente da stare poco allegri”.