Capannori, la maggioranza: “Monitoraggio dei Pfas nelle acque”
Dal depuratore di Casa del Lupo ai canali, si chiedono controlli capillari
Monitorare la presenza di Pfas o sostanze perfluoroalchiliche, nelle acque destinate al consumo umano, nei reflui del depuratore di Casa del Lupo e nei canali che attraversano il territorio capannorese.
Questa la richiesta della mozione che sarà presentata dai gruppi di maggioranza in consiglio comunale (Pd, Popolari e Moderati, Luca Menesini Sindaco, + Capannori, Sinistra con, Gruppo Misto-Silvana Pisani) in una delle prossime sedute consiliari.
Il documento, che vede come primo firmatario il capogruppo di Popolari e Moderati, Gaetano Ceccarelli, evidenzia che l’esposizione ai Pfas, composti che a partire dagli anni Cinquanta si sono diffusi in tutto il mondo, poiché utilizzati per rendere resistenti ai grassi e all’acqua tessuti, carta, rivestimenti per contenitori, ed altro, può provocare effetti nocivi per la salute.
“L‘uomo – si legge nel documento – può essere esposto all’assunzione di queste sostanze in vari modi: attraverso il consumo di acqua potabile, pesce, frutta, uova ed altri alimenti che possono essere contaminati dai terreni o da acque contaminate usate per coltivarli, dai Pfas concentratisi nell’organismo di animali tramite mangimi e acqua, da imballaggi alimentari o attrezzature contenenti queste sostanze per le lavorazioni alimentari. Gli esperti hanno ritenuto che l’effetto più critico per la salute umana sia la diminuita risposta del sistema immunitario alle vaccinazioni. Si tratta di una novità rispetto al precedente parere dell’Efsa del 2018 sui Pfas, che riteneva l’aumento del colesterolo il principale effetto critico. Recentemente è stata rilevata la presenza di Pfas nelle acque dei Comuni della Lombardia, del Veneto e, notizia recente, a Torino e in diversi altri Comuni piemontesi”.
Per questi motivi, pur senza voler alimentare allarmismi allo stato attuale ingiustificati, la mozione sottolinea la necessità di agire oggi per limitare i danni futuri adottando decisioni lungimiranti a salvaguardia del territorio e della salute pubblica, soprattutto delle giovani generazioni.
Il documento quindi chiede al sindaco e alla giunta di attivarsi nei confronti di Acque Spa, quale soggetto gestore del servizio idrico integrato, affinché effettui rilevazioni puntuali della presenza dei Pfas nelle acque destinate al consumo umano rendendo pubblici gli esiti delle analisi eseguite; di richiedere ad Acquapur Spa che lo stesso tipo di analisi sia eseguito anche sulle acque reflue in uscita dal depuratore di ‘Casa del Lupo’ e ad Arpat di rilevare l’eventuale presenza di queste sostanze nelle acque dei canali: Rio Arnolfini, Canale Nuovo, Canale Giallo, Rio Nocella, Rio Viaccia, Frizzone, Arpino, Ozzeri e Rogio e per quanto riguarda quest’ultimo, a monte del punto di scarico delle acque del depuratore di ‘Casa del Lupo’.