Capannori, apre una nuova residenza per minori con problemi psicopatologici

Potranno essere ospitati 10 adolescenti
A quasi un anno esatto dall’apertura della Residenza ad alta intensità per minori con psicopatologia Mario Tobino, il Centro Santa Teresa di Capannori si arricchisce con l’apertura della seconda Residenza, Gemma Galgani. Anche la seconda comunità, così come la prima, ospiterà 10 adolescenti provenienti da tutta Italia affetti da patologie psichiatriche caratterizzate da disregolazione emotiva, disturbi dell’umore e di personalità, autolesionismo e tentati suicidi, ma anche ansia, ritiro sociale e nuove dipendenze comportamentali (dipendenze tecnologiche).
L’intervento terapeutico, per quanto riguarda l’intero Centro, si arricchirà di nuove metodiche come la messa in atto dello skills training della Dialectical Behavior Therapy, ideata dalla professoressa Marsha Linehan per la prevenzione del suicidio e dell’autolesionismo. Le difficoltà di regolazione emotiva, sempre più frequenti nei giovanissimi, risultano essere il risultato di eventi avversi e stressogeni tipo ambientale che vanno ad instaurarsi su una predisposizione di tipo genetico e temperamentale.
“Negli ultimi decenni – si spiega in una nota – , dato l’enorme aumento del suo tasso di incidenza, l’autolesionismo è diventato un problema di salute pubblica che colpisce gli adolescenti di tutto il mondo ad un’età che risulta essere sempre più bassa”.
Lo staff direttivo, sotto la guida del direttore sanitario Gianluca D’Arcangelo e già composto dalla neuropsichiatra infantile Cristina Mazzullo, dallo psicoterapeuta Massimo Francardi, dalla psicoterapeuta Francesca Pisano, dall’assistente sociale Manuela Bonetti si amplierà con l’ingresso di due nuove figure: la psicoterapeuta Sara Pinochi e la psicologa Sofia Minutelli. All’interno delle Residenze, proprio in ragione della qualifica di “alta intensità”, si alternano nelle 24 ore 31 operatori divisi in triplette (un tecnico della riabilitazione psichiatrica, un infermiere, un Oss), garantendo agli ospiti una cura intensiva e continuativa. Il Centro continuerà ad agire in una comunità di intenti con i Servizi territoriali ed i comuni di Lucca e Capannori, al fine ridurre lo stigma relativo alla salute mentale in età evolutiva.
Nei prossimi mesi, in seguito ad un lavoro già in corso con la Asl territoriale, vedrà la luce anche il Centro diurno La Mongolfiera, destinato agli adolescenti con psicopatologia della zona lucchese.
Il Centro, inoltre, è collegato sul piano scientifico, di ricerca e di formazione con l’Istituto
universitario Scuola superiore di scienze dell’educazione San Giovanni Bosco, aggregato alla facoltà di scienze dell’educazione dell’Università Pontificia Salesiana di Roma.
Il Centro si propone quindi, tramite un intervento riabilitativo integrato da effettuare sul minore e sul suo ambiente, di far acquisire agli ospiti strategie di autoregolazione emotiva e di gestione dei propri vissuti emotivi al fine di poter vivere una vita che, citando Marsha Linehan, possa essere per loro degna di essere vissuta.