Zappia: “A Capannori altri 600mila euro di debito fuori bilancio”

25 marzo 2024 | 10:51
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Zappia: “A Capannori altri 600mila euro di debito fuori bilancio”

Il consigliere comunale: “Bocciata la mia proposta di avviare un’indagine interna per la verifica dei fatti”

“Mercoledì scorso durante la seduta del consiglio comunale, ci siamo trovati a dover riconoscere la legittimità di un ulteriore debito fuori bilancio, stavolta pari a 625.651,36 euro. Questa cifra notevole, costituisce il corrispettivo economico della responsabilità del 18% attribuita al comune di Capannori (che l’ha accettata, perché non è nemmeno ricorso in corte d’appello) in merito all’avvenuta rovina dell’asilo nido Cosimo Isola di Lammari, notoriamente costruito su un terreno semi paludoso”. Così il consigliere comunale di Capannori Cambia Bruno Zappia.

“Nel testo della relativa sentenza del tribunale di Lucca, la numero 893, pubblicata l’11 settembre 23 viene infatti più volte sottolineato che sono stati coinvolti in causa vari soggetti del tutto privi di responsabilità per l’accaduto ai quali, dunque, il comune dovrà rifondere le spese legali sostenute in merito. La cifra di oltre 600mila euro rappresenta appunto la sommatoria di quanto dovuto loro – prosegue Zappia -. Non solo ma sempre nella sentenza del tribunale, si precisa pure come la corresponsabilizzazione nei danni finali, derivi da presunte negligenze e carenze di adeguato controllo, da parte dei tecnici comunali incaricati a provvedervi. Pertanto durante il dibattito prima della votazione ho formalmente richiesto un impegno politico per far sì che venisse almeno attuato un procedimento disciplinare interno per la verifica dei fatti, consentendo ai tecnici di spiegarsi e giustificarsi. Non è giusto che prevalga sempre un’incertezza penalizzante e non è corretto nemmeno che l’ente non cerchi di concretizzare un tentativo parziale recupero di questa somma, in caso di responsabilità personale per colpa grave, con consistente danno erariale. L’accertamento di quest’ultimo è per legge competenza diretta ed esclusiva della Corte dei conti, cui dovrebbe essere posto il quesito”.

“La maggioranza non ha accolto la mia proposta e io, come l’intera opposizione, ho espresso voto contrario all’atto – conclude Zappia -. In pratica se ci sono state negligenze operative o meno, sarà difficile accettarlo in pieno e quindi chi lavora alla meno, potrà sempre continuare a farlo – conclude Zappia -. Pensate un po’ invece cosa sarebbe accaduto se i responsabili fossero appartenuti a un colore politico diverso dall’ideologia di quest’amministrazione. Tanto si parla di soldi non propri ma del bilancio comunale ormai più che rattoppato. E noi con il sostegno di tante persone di coscienza, non dovremmo impegnarci al massimo per cambiare Capannori?”.