Taxi di comunità a Capannori, Moschini (Fdi): “Iniziativa marginale”

L’esponente del partito della Meloni: “Diventerebbe superflua se il trasporto pubblico funzionasse a dovere”
Capannori, l’esponente del direttivo comunale di Fratelli d’Italia, Lido Moschini, si interroga sull’efficacia e la trasparenza nell’utilizzo dei fondi comunali.
“In un momento in cui la responsabilità e l’attenzione verso le reali necessità della comunità dovrebbero essere prioritari, emergono questioni preoccupanti riguardanti la gestione delle risorse pubbliche da parte dell’attuale amministrazione” afferma Moschini.
“Il progetto del Taxi di comunità, recentemente lanciato, sembra essere una dimostrazione di priorità distorte da parte dell’amministrazione comunale. Invece di investire nell’ottimizzazione del trasporto pubblico, che attualmente soffre di gravi carenze, si è preferito canalizzare risorse verso un’iniziativa marginale che diventerebbe superflua se il trasporto pubblico funzionasse a dovere. Tale scelta penalizza gravemente soprattutto i giovani residenti nelle zone periferiche, privandoli dell’accesso ai servizi essenziali come il trasporto scolastico che non tiene minimamente conto degli orari di ingresso e uscita delle scuole”.
“Questa abitudine di lanciare iniziative per gettare fumo negli occhi alla comunità – prosegue l’esponente di FdI – è stata confermata dalla recente inaugurazione degli Operai della bellezza, una riproposizione degli Acchiapparifiuti introdotti nel 2018. Tale duplicazione sembra essere più finalizzata alla propaganda elettorale che al reale beneficio della comunità”.
“Altro tema che solleva seri dubbi è l’aumento esponenziale del personale assunto dallo staff dell’attuale amministrazione. Le promesse di riduzione fatte inizialmente da Menesini all’alba del suo primo mandato elettorale, quando dichiarò ‘Dimezzerò lo staff di Del Ghingaro o anche di più’, sono state clamorosamente disattese. Il numero di collaboratori e i relativi stipendi sono cresciuti in modo significativo nel corso degli anni. È lecito chiedersi – conclude Moschini – a cosa sia servita questa espansione e se sia stata realmente finalizzata al miglioramento dei servizi offerti alla cittadinanza”.