Centrodestra a Capannori, slitta ancora l’ok a Rontani ma alla fine sarà lui il candidato

13 aprile 2024 | 15:16
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Centrodestra a Capannori, slitta ancora l’ok a Rontani ma alla fine sarà lui il candidato

Lunedì la decisione definitiva: prevarrà la volontà di tenere unita la coalizione

Doveva essere la serata del via definitivo all’appoggio a Paolo Rontani come candidato unico del centrodestra a Capannori, ma i partiti si sono dati altre 48 ore per la scelta finale che darà il via alla campagna elettorale alla ricerca dell’alternanza dopo venti anni di guida del centrosinistra in piazzale Aldo Moro.

La riunione di ieri sera (12 aprile), durata un paio d’ore, non ha sciolto ancora le ultime resistenze e riserve. A puntare dritto su Paolo Rontani, candidato civico, che ha già avviato la sua campagna elettorale sotto le insegne di Capannori Cambia, c’è sicuramente Fratelli d’Italia, come hanno avuto modo di confermare i rappresentanti provinciale e regionale del partito della Meloni, Riccardo Giannoni e Fabrizio Rossi. La risposta del tavolo, però, è stata fredda. Neanche Forza Italia, che pure ha chiamato pochi giorni fa all’unità del centrodestra verso il voto amministrativo, ha dimostrato entusiasmo, mentre la Lega ha sottolineato i propri dubbi e le proprie resistenze al confluire verso l’appoggio all’ex consigliere comunale Udc.

Le alternative, però, non hanno ugualmente scaldato i cuori dei partiti del centrodestra. Da Fratelli d’Italia, che ha perso per rinuncia la possibilità di giocare la carta del proprio capogruppo, Matteo Petrini, arriva, infatti, il no agli altri candidati della ‘rosa’ fatta ormai mesi fa e che comprendeva Domenico Caruso e Gaetano Spadaro della Lega e Matteo Scannerini di Forza Italia. L’avvocato Elisabetta Triggiani, alternativa in quota Fdi, invece, non è considerata alternativa valida dagli altri componenti del tavolo.

La classica situazione, dunque, come l’ha definita qualcuno, di ‘stallo alla messicana’, dove non sono mancati scambi di accuse e controaccuse fra i rappresentanti dei vari partiti (ancora una volta sono emersi dissidi che risalgono per più in là nel tempo rispetto a questa tornata elettorale) e, allo stesso tempo, non è stata trovata nessuna soluzione valida e alternativa.

L’impressione è che, dunque, salvo conigli nel cappello, lunedì si vada, ob torto collo, all’appoggio alla candidatura del centrista Paolo Rontani. Insuperabile, infatti, l’indicazione arrivata dal nazionale che chiede che a livello locale si pratichi l’unità del centrodestra.

Ci penseranno già, infatti, le elezioni europee dove si vota con il proporzionale, a sparigliare le carte per ora e per dopo il voto di giugno.