Zappia (Capannori Cambia): “Ridaremo dignità ai dipendenti del Comune”

14 aprile 2024 | 10:24
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Zappia (Capannori Cambia): “Ridaremo dignità ai dipendenti del Comune”

Secondo il consigliere del gruppo misto nell’ente non funziona lo strumento dello smart working

Personale del Comune, sul tema interviene il consigliere del gruppo misto, Bruno Zappia.

“Uno degli argomenti di cui mi viene chiesto parecchio dai cittadini, è quello sul personale del Comune – dice l’esponente di Capannori Cambia – I cittadini capannoresi non riconoscono più gli uffici dei vari settori, anche perché raccontano di averli  trovati sempre più spesso vuoti o con persone che non sapevano dare loro le risposte richieste. In effetti, per fare fronte a qualsiasi necessità a Capannori vige la regola che bisogna avere ottenuto prima un appuntamento. Occorre persino per rinnovare la propria carta d’identità e questo dimostra che, ormai c’è solo una grande disorganizzazione. Mancano le indicazioni operative per lavorare bene e il nostro Comune non è più il centro di massimo riferimento per il benessere dei suoi cittadini. In molti sostengono che lo strumento del lavoro agile o smart working (cioè il lavoro parzialmente svolto non in ufficio ma altrove,  spesso a casa) nel nostro ente non funziona ancora bene”.

“Infatti, anche il regolamento in materia – prosegue – approvato dalla giunta di Capannori nel febbraio scorso, prima che questo sistema (obbligatorio, per motivi di sicurezza anti contagio, durante la pandemia) rimanesse possibile nella pubblica amministrazione e solo con accordi decisi tra dipendenti e suo dirigente, ha tante lacune. Una delle più gravi è che tale modalità, rimasta in tutela dei lavoratori “fragili”, se la facciano valere per sé anche i ben pagati dirigenti i quali già hanno, per contratto nazionale, un orario di presenza molto elastico. Persino il segretario generale può stare in ufficio o meno, tanto risponde a se stesso. Quindi mancano la comunicazione diretta e le linee di indirizzo dei vertici per un personale di fatto abbandonato, che non si sente gratificato nel merito, e che, come può, va in pensione anticipata o cerca od ottiene il trasferimento altrove. Aggiungiamo che la gran parte dei servizi è ormai affidata a cooperative di amici degli amici e quindi tanti dipendenti hanno perso lo stimolo e l’occasione di proporre progetti innovativi. Così il quadro è tristemente completo”.

“Se con le prossime elezioni amministrative conquisteremo la maggioranza a Capannori – conclude – uno degli impegni che già ora mi prendo e ci prendiamo, da realizzare al più presto, sarà appunto quello di ridare dignità, spirito e giusta organizzazione a quei dipendenti che vogliono lavorare bene. Non vogliamo che anche i soggetti più preparati continuano a scappare altrove. Infine, conclude Zappia, non vogliamo che i capannoresi debbano sentirsi sempre trascurati, salvo quando la loro presenza è utile a fare numero nelle occasioni di facciata sui social, tante amate da un’amministrazione che si tiene stretto lo scettro del comando, da ben 20 anni. Davvero troppi in un sistema democratico come il nostro”.