Società in house a Capannori per la refezione scolastica, Zappia: “Che fine faranno i dipendenti?”

18 aprile 2024 | 08:58
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Società in house a Capannori per la refezione scolastica, Zappia: “Che fine faranno i dipendenti?”

Il consigliere del gruppo misto, schierato con Capannori Cambia: “Spero in un intervento della Corte dei Conti”

Anche il consigliere del gruppo misto a Capannori, Bruno Zappia, critica la scelta dell’ingresso di Capannori in Qualità e servizi per la gestione delle mense.

“Il progetto di comprare le azioni di una società in house, situata addirittura a Calenzano – dice il consigliere che è schierato con la civica Capannori Cambia – è, come al solito, una decisione presa nelle stanze del potere. Gli atti che sono stati approvati ieri sera in consiglio comunale sono pieni di discorsi al futuro, poco realistici e contraddittori. Il Comune di Capannori acquisterà il 22,7 per cento di azioni in questa società, Qualità e Servizi Spa, per un costo di 288743.00 euro ma varranno ben poco al momento del prossimo ingresso del Comune di Firenze come socio”.

“Perché non ci siamo costituiti una in house nostra, a Capannori? Perché si deve sempre attingere alle soluzioni già preparati da altri? Forse per sistemarci qualche politico della maggioranza attuale? Ma il problema più grave di tutti è quello relativo al personale. I circa 90 dipendenti finora utilizzati nella gestione del servizio di refezione scolastica e nei servizi di ristorazione collettiva comunale che fine faranno? In questo caso non si parla di applicare la clausola sociale del passaggio automatico con il nuovo gestore. La spa in house richiede dipendenti propri,c he tali possono diventare solo con un  pubblico concorso. Teniamo conto che vengono richieste 77 unità di cui 15 cuochi (attualmente circa 28 in meno) e che un concorso corretto non si improvvisa”.

“Se il nuovo contratto avrà valenza dall’1 luglio 2024 quando si dovrebbe tenere per consentire la regolare partenza del servizio a inizio anno scolastico 2024/2025? A Ferragosto? E quante persone avranno modo di prepararsi, visto che la legge vigente non consente selezioni per soli titoli? E all’angoscia di questi lavoratori nessuno ci pensa? E come potrà essere impostato questo strumento di lavoro, senza consentire un’occasione anche a soggetti esterni, che posseggono i giusti requisiti per partecipare?Quanti del personale attuale resteranno senza possibilità di impiego operativo? I sindacati sono spariti? Dicono di essere un’amministrazione di sinistra ma si sono dimenticati che il diritto di conservazione del proprio posto di lavoro costituisce una delle regole più riconosciute e tutelate della politica di sinistra verso i cittadini. Dunque ho espresso il mio voto contrario con tutta la minoranza sperando che la Corte dei Conti determini un suo parere motivatamente negativo”.