“Volevo fare il comico”, lo spettacolo di Simone Gai al teatro Puccini

L’iniziativa a sostegno della Fondazione Alice Benvenuti
Creatività e solidarietà che trovano la forma, stavolta, di una piacevolissima serata di comicità e musica. Volevo fare il comico è lo spettacolo di Simone Gai con il patrocinio del Comune di Altopascio, fortemente voluto, nello spazio off della stagione del Teatro Puccini, a sostegno della Fondazione Alice Benvenuti Ets.
La Fondazione Alice Benvenuti nasce dopo che, a distanza di un mese dalla prematura scomparsa di Alice all’età di 18 anni il 6 aprile 2018 (Alice era affetta da leucemia linfoblastica acuta), è nata l’associazione Alice Benvenuti Onlus. Oggi la Fondazione Alice Benvenuti Ets (Ente Terzo Settore) opera alla memoria, in onore e in ricordo della storia esemplare Alice, che ha combattuto ogni istante per due anni, con coraggio e determinazione, sorridendo sempre alla vita e al suo futuro. E lo fa a sostegno delle famiglie con figli in cura oncologica all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, e delle giovani generazioni, nel loro percorso di crescita e nella realizzazione delle proprie aspirazioni, con la speranza che l’essenza del sorriso di Alice possa illuminare i loro volti.
“Da quel momento, quella che oggi è la Fondazione Alice Benvenuti Ets – ricordano Lucia Betti e Mario Benvenuti, genitori di Alice -, ha creato un movimento solidale che in ogni atto, azione e scelta, si illumina di un sorriso, e di una speciale energia che noi chiamiamo “i barlumi di Alice”. Simone Gai è uno di questi barlumi”.
Nasce infatti dal giovane attore e conduttore televisivo l’idea e l’iniziativa di proporre domenica 5 maggio alle 17,30 al Teatro Puccini di Altopascio, uno spettacolo dove il sorriso è decisamente lo strumento e l’espressione principale dello “stare bene”, e di farlo con una raccolta a sostegno della Fondazione.
Volevo fare il comico non ha la pretesa di rilanciare la comicità toscana in tutta Italia, ma vuole essere un omaggio garbato e sincero a coloro che hanno creato una vera e propria corrente di comicità, quella che viene dal basso e risale fino all’incontro con la poesia, amalgamando la schiettezza tipica della terra toscana a quella fantasia che riesce a tirar fuori da un pezzo di legno una storia meravigliosa.
Lo spettacolo è un susseguirsi di ricordi dell’autore, sapientemente musicati da una band capace di passare da pezzi sentiti come Sarà per te di Francesco Nuti agli stornelli tipici toscani come La Lallera e L’alluvione.
Gli omaggi ai comici spaziano da Carlo Monni, ad Andrea Cambi, senza dimenticarsi dei padri della comicità e del teatro in vernacolo fiorentino come Giovanni Nannini.
Lo spettacolo è una narrazione che parte dalle esperienze dello stesso autore, che ricerca nella sua prima vocazione, quella per la comicità, il contatto con quella forma di spettacolo che sembra scomparsa, e nello stesso tempo prova a darle un volto nuovo, magari più moderno.
Insieme a Simone Gai, sulla scena, la voce di Serena Bacci e la musica live di Elio Capecchi e l’orkestraccia. Da non perdere.