Il centrodestra unito inaugura la sede a Marlia. Rontani: “Fermeremo progetti calati dall’alto”

27 aprile 2024 | 15:41
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Il candidato sindaco: “La priorità è il bene di ogni frazione di questo Comune”. E sull’impianto a Salanetti va all’attacco

Amministrative di Capannori, entra nel vivo la campagna elettorale del centrodestra unito che che stamani (27 aprile) ha inaugurato la sede elettorale di Marlia, in via della Chiesa 24.

Iniziano quindi da una delle frazioni più grandi del Comune gli incontri con la cittadinanza della coalizione, che ieri (26 aprile) ha presentato ufficialmente il proprio candidato sindaco, Paolo Rontani. Sotto il suo nome e facendo appello all’unità, si sono riunite le forze civiche e politiche delle liste Capannori Cambia, Fratelli d’Italia, Noi moderati, Lega e Forza Italia, quest’ultime tre fuse in un’unica lista dove spicca il nome del candidato sindaco.

Al taglio del nastro della sede di Marlia, il candidato ha ribadito le linee programmatiche della coalizione, “una grande famiglia che guarda al bene comune di ogni frazione”, e allo stesso tempo, ha sottolineato la ferma opposizione alla struttura destinata al trattamento dei pannolini che sorgerà a Salanetti, progetto dell’attuale amministrazione finanziato con le risorse del Pnrr.

“Su questa piattaforma ci cono grosse criticità, soprattutto per quanto riguarda l’ambiente. Si tratta – spiega Rontani – di un progetto calato dall’alto, annunciato alla cittadinanza senza il suo coinvolgimento. Coinvolgimento, invece, che noi consideriamo fondamentale. Il comune di Capannori per noi è come una famiglia, e come in una famiglia ci si deve riunire, e portare all’attenzione di tutti i componenti, ovvero i cittadini, le criticità. Al contrario, l’amministrazione attuale ha intercettato 15 milioni dal Pnrr per un progetto che è l’unico al mondo: ce ne era uno in provincia di Treviso, ma è stato chiuso proprio perché alla Regione Veneto è risultato essere un impianto non economico, con costi superiori ai benefici”.

“Ci dicono – prosegue – che sarà una grossa lavatrice, lavatrice che provvederà a lavare 10mila tonnellate l’anno di pannoloni, di cui tuttavia ne verrà recuperata solo il 30 per cento. Ma ce lo intortano dicendo che il 70 per cento rimanente andrà per una parte nel condotto pubblico, mentre la parte aerobica sarà smaltita. Riteniamo che il punto di riferimento della questione, che è l’assessore all’ambiente Giordano Del Chiaro, dopo aver tenuto all’oscuro i cittadini di questo progetto, si sia trovato improvvisamente nella necessità di tacitare e rassicurare la popolazione, motivo per cui ha indetto la conferenza stampa di ieri. Conferenza il cui messaggio è stato ‘state tranquilli che questo impianto non reca problemi’. Un atteggiamento alquanto risibile”.

Dall’impianto deputato allo smaltimento dei pannolini, alle critiche ad una coalizione, quella di centrosinistra, che “ingloba al suo interno forze ostili e contrarie all’asse nord-sud e al raddoppio ferroviario – sostiene -. Persone che si dicono ‘ecologiste’, che hanno in testa i rifiuti zero, come fanno a condividere il progetto della piattaforma per i pannolini, firmato dall’attuale assessore all’ambiente e niente meno che candidato sindaco Del Chiaro?”. Giordano Del Chiaro, che “inoltre è il cugino di Menesini. La sua candidatura è immorale, non certo dettata dalla volontà di gestire il territorio in vista del bene comune”.

“A noi, invece, interessa il modo di gestire il bene comune”. E per farlo, secondo Rontani, c’è “bisogno di maggiore ascolto”. “Ciò che ci è stato suggerito e caldeggiato dai cittadini girando per il territorio, è di essere coinvolti, cosa che non è successa negli ultimi 20 anni – ha detto il candidato sindaco -. Non si è ritenuto necessario renderli partecipi di qualsiasi progetto, grande o piccolo. Hanno subito tutte le decisioni, calate dall’alto dal palazzo. Di conseguenza non si sentono più responsabili e parte integrante del bene comune della città di Capannori”.

“Il cittadino deve tornare a far parte del progetto di Capannori, deve essere ascoltato e chiamato in causa: deve sentirsi coinvolto nelle situazioni progettuali e nelle proposte di soluzione ai problemi”. Problemi che vanno dal decoro pubblico, al degrado, dalla manutenzione ai punti luce, dalla sicurezza alla gestione dei cimiteri. “Non si parla di grandi progetti, ma di cose poste all’accento da tutti i cittadini, che vorrebbero in qualche maniera prendere parte alle decisioni su queste criticità”.

Criticità che investono anche Marlia, “una grossa frazione, una delle più popolose del territorio. Marlia ha bisogno di una riqualificazione diretta alla viabilità”.  A partire da Via Paolinelli, “più volte esaltata come il ‘salotto buono della città’. Io vi invito a percorrerla, invito i portatori di handicap a provare a muoversi su questa strada perché di salotto buono qui non c’è niente”.

Sotto ‘accusa’ anche il grande parco pubblico da 6mila metri quadrati, così detto polmone verde. Il progetto, inserito all’interno del piano attuativo, prevede la realizzazione di interventi edilizi per la costruzione di edifici ad uso abitativo per un totale di 30 alloggi suddivisi in tre comparti edificabili. A corredo ci sarà una viabilità carrabile, pedonale e ciclabile, aree e verde attrezzato, parcheggi privati e pubblici. Un quarto comparto, ampio 6165 metri quadrati, sarà l’area dove sorgerà il nuovo parco ed un parcheggio pubblico a servizio della vicina scuola materna e dell’intera frazione.

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“Anche questo ce lo hanno fatto digerire come un polmone verde, ma si tratta di una vasta area di territorio su cui verranno costruite abitazioni, strade e per mitigare tutto questo, di questi 28mila metri quadri hanno sottolineato quello che diventerà il parco pubblico: con panchine, viali, piantumazioni di alberi capaci di assorbire l’inquinamento, per la loro esclusività. In ogni cosa – conclude Rontani – loro si sentono depositari dell’esclusività perché fanno gli interessi del sistema, del potere, con cui conquistano e imboniscono le aspettative dei cittadini”.

A loro, infine, l’appello del candidato: “Parlate con le persone perché vadano a votare. Risolleviamo Capannori dall’astensionismo, coinvolgendo quelle fette della popolazione che non si sentono più rappresentate dalla politica attuale. Fra loro, anche tanti giovani e anziani”.

All’inaugurazione erano presenti anche vari candidati delle liste e i consiglieri Matteo Petrini (FdI) e Bruno Zappia (Capannori Cambia). Molti i cittadini che hanno partecipato al taglio del nastro.

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