Salanetti, striscioni contro l’impianto di trattamento dei pannolini. I comitati si coalizzano: “Non siamo cavie”




La protesta: “La piattaforma a ridosso di aree residenziali”. E un gruppo di cittadini andrà al consiglio comunale di Porcari
“Cittadini usati come cavie”. Si legge così in uno degli striscioni comparsi sulle strade della Piana di Lucca, contro il nuovo impianto di trattamento dei pannolini che si vuole realizzare nell’area industriale di Salanetti. E la protesta dilaga, non solo a Capannori, ma anche ad Altopascio e a Porcari, dove i comitati si presenteranno al consiglio comunale convocato per lunedì sera (29 aprile).
È nato, infatti, in questi giorni un comitato spontaneo di cittadini che si è unito ad altri comitati di Porcari, Capannori e Altopascio che lottano, ormai da anni, sui temi ambientali della Piana di Lucca, “per dire no alla realizzazione di questo impianto, che – spiegano dal neo comitato – dovrebbe trattare una quantità enorme di pannoloni, assorbenti e materiale analogo, nel comune di Capannori in località Salanetti, ma a ridosso di aree residenziali del comune di Porcari”.
“Per far sentire la nostra voce – afferma il comitato in una nota -, abbiamo attaccato diversi striscioni nelle zone più vicine al luogo in cui è previsto l’impianto. Stiamo distribuendo volantini informativi, per mettere a conoscenza i cittadini di quanto sta per accadere”.
Proprio ieri a Capannori è stato sostenuto che il nuovo impianto avrà zero emissioni e che non ci sarà alcun impatto per l’ambiente. A difendere l’opera innovativa, oltre all’amministrazione comunale, anche Rossano Ercolini, numero uno del Centro rifiuti zero di Capannori. Nonostante questo i residenti della zona temono “un altro impianto maleodorante” e l’arrivo di “10mila tonnellate di pannolini e assorbenti all’anno”, come hanno scritto i comitati nei volanti di protesta diffusi nella zona limitrofa a quella dove dovrebbe sorgere la piattaforma.