Picchi: “Impianto a Salanetti, su emissioni e impatto ambiente è Arpat a smentire il Comune”

L’esponente dei comitati ambientali della Piana: “Arriveranno più di 40 camion al giorno. Del Chiaro e Ercolini non dicono la verità”
“I casi sono due, o la conferenza stampa fatta dall’assessore Del Chiaro ed Ercolini si riferiva ad un altro impianto di smaltimento pannoloni diverso da quello previsto a Salanetti, o stanno prendendoci tutti quanti per i fondelli”. Passa così all’attacco Liano Picchi dei comitati ambientali della Piana.
“Aprono la conferenza affermando che l’impianto sarebbe senza alcuna emissione. Peccato che sia la stessa Arpat a smentirli – sostiene Picchi – dichiarando che ha elevati consumi termici e addirittura aggiunge che il già alto consumo di ‘1.900.000 metri cubi annui di metano dichiarati, siano stimati per difetto’. Quanto poi sia l’apporto vantato del fotovoltaico, basta leggere i numeri per capirne la marginalità: 480 Mwh su 7.000 necessari, meno del 7%. Ma i due vanno oltre e si spingono a dichiarare che l’impianto sarà senza alcuna produzione odorigena”.
“Qua siamo in aperta contraddizione con i dubbi sorti praticamente a tutti gli enti preposti all’istruttoria – sostiene Picchi -. Sempre l’Arpat afferma che ‘per la matrice aria si ritiene che l’impatto principale sia generato dalle sostanze odorigene’ e dichiara ‘inadeguata la frequenza dei monitoraggi delle emissioni in atmosfera proposte dall’azienda’, guarda caso, una volta ogni 5 anni. Ma le smentite più clamorose arrivano dallo stesso ente proponente, Retiambiente che dice di utilizzare 20 tonnellate ogni anno di deodorizzanti e altrettante di sostanze sbiancanti”.
“Ma ancora più chiaro – prosegue Picchi – è quando mette in guardia contro le illusioni di chi minimizza la portata affermando testualmente: ‘deve essere ben chiaro – cita – che la gestione dell’attività in oggetto comporta comunque inevitabilmente di dover sopportare un costo ambientale’. Ci narrano che i volumi di arrivi quotidiani, andrebbero in un solo camion, peccato però che sempre Retiambiente di camion ne dichiari quaranta e più quotidiani. Sono queste e molte altre le incongruenze che i due interessati conferenzieri ci narrano, per irretire le popolazioni locali e convincerle, tardivamente, ad accettare quello che gli altri 100 comuni hanno invece preferito regalare a noi”.