Capannori, passerella di candidati per Fratelli d’Italia. Rontani: “Convincete gli indecisi”
Il candidato sindaco accusa il “sistema di potere del centrosinistra” a fa un appello: “Se si portano 4-5mila persone alle urne il traguardo è raggiunto”. Petrini il capolista
Fratelli d’Italia, parte la corsa per Paolo Rontani sindaco. Al Bar Fabbri di Carraia ci sono tutti i candidati nella lista del partito della Meloni, dal numero 1, il capogruppo uscente e già candidato in pectore del centrodestra unito, Matteo Petrini, in giù. Ci sono poi i vertici del partito: l’onorevole Riccardo Zucconi, il coordinatore provinciale Riccardo Giannoni e il responsabile comunale Paolo Ricci. Da Lucca, invece, arrivano i saluti dei tre assessori comunali Moreno Bruni, Nicola Buchignani e Simona Testaferrata, mentre fra i consiglieri arrivano il giovane Diego Carnini e Laura Da Prato.
A loro il compito, non certo facile, di riportare un po’ di entusiasmo verso l’obiettivo della ‘Reconquista’ del Comune di Capannori, da vent’anni in mano al centrosinistra. Due i cavalli di battaglia della campagna elettorale del candidato sindaco e del partito: la guerra alla mancata trasparenza dell’attuale maggioranza, con in particolare nel mirino l’impianto dei pannoloni di Salanetti e il piano strutturale intercomunale e lo scardinamento di un sistema di potere “fatto a favore degli amici e degli amici degli amici”. Rontani, in particolare, non lesina parole forti, parlando di ‘voto di scambio’ e di ‘mistificatori’ quando si rivolge agli avversari politici.




“In lista c’è gente – introduce Paolo Ricci – che lavora e vive del proprio lavoro. L’impegno di queste persone ci ha permesso di costruire una lista senza personalismi che a partire da colui che ha rappresentato il partito in Consiglio negli ultimi cinque anni vede tutti gli altri candidati in ordine alfabetico”.
“Una volta che è tramontata la possibilità di avere un nostro candidato – prosegue – la nostra scelta è stata convintamente per Paolo Rontani, uno dei migliori commercialisti di Capannori e oserei dire della provincia, un grande padre e un grande nonno, con l’esperienza giusta per cambiare questo comune. Con la scelta fatta si può veramente confermare la rimonta. Tutti ci davano per spacciati e invece l’aria sta cambiando perché questa giunta sta facendo tantissimi errori, a partire dall’impianto dei pannoloni”.
Un appello, quello al cambiamento, che arriva anche dalle ex candidate sindaco (non elette) di Camaiore e Bagni di Lucca, Claudia Bonuccelli e Annamaria Frigo. Da Frigo, in particolare, un appello ai candidati a mettere sul territorio lo stesso impegno che mettono nella vita di tutti i giorni.
“Un bel battesimo per questa lista – aggiunge l’onorevole Zucconi – Da ora in poi bisogna spendere le parole con parsimonia, perché c’è da lavorare dalla mattina alla sera e fare il massimo sforzo per tutti”. I temi di Zucconi sono il no all’impianto di Salanetti e il no alla nortmativa per le case green che arriva dall’Ue. “Una vessazione – dice su quest’ultima – per i nostri cittadini. E siccome 8,5 leggi su dieci in Italia sono condizionate dalle decisioni europee, per noi è molto importante il voto anche in Europa”. Da Bonuccelli, per il voto Ue, in particolare arriva l’indicazione di voto per Francesco Torselli, con l’obiettivo di “riportare un toscano al parlamento europeo”.
“C’è impegno, dedizione e coraggio nel circolo di Capannori – dice il coordinatore provinciale, Riccardo Giannoni – Viviamo un periodo in cui non solo c’è disaffezione nei cittadini, ma anche difficoltà a fare le liste. Una difficoltà che Fratelli d’Italia non ha avuto. Questo è dovuto al fatto che questa realtà è una delle più attive del territorio”.
“Non è vero – prosegue Giannoni – che tutte le persone che si occupano di politica sono uguali. La vicenda di Salanetti, ad esempio, è emblematica di un modo di gestire la cosa pubblica che deve essere sconfitta nelle urne. Davanti all’apparenza conciliante, l’atteggiamento di fronte a una comunità di 46mila persone è stato stare dieci mesi in silenzio. E guardate ancora il silenzio del sindaco e dell’assessore all’ambiente Giordano del Chiaro, suo cugino. D’altronde nella sinistra c’è l’accettazione supina di quello che chiede la Regione Toscana. Dobbiamo riconsegnare Capannori ai capannoresi. E l’unica soluzione per questo è votare Paolo Rontani e Fratelli d’Italia”.
A Rontani la chiusura degli interventi prima della passerella dei candidati: “Sto percependo, girando il territorio, che si trova la voglia e la speranza nei cittadini di voler cambiare – dice il candidato sindaco – Nell’amministrare la cosa pubblica – dice precisamente – siamo letteralmente diversi, la concepiamo in un altro stile, in un altro modo. Sono vent’anni che hanno l’unico scopo di mantenere e anzi di implementare il potere politico. Il potere della gestione, la smania di mettere come una piovra i tentacoli su tutto quello che possono mettere e usando anche modi e situazioni per accaparrarsi tutti i voti, voti di scambio, e sicuramente anche tutte quelle che sono le organizzazioni, che sono tante sul territorio, che pur navigando in situazioni poco edificanti, però vengono sistematicamente foraggiate, edulcorate da questa amministrazione. Il nostro programma, invece, è quello fondamentalmente di mettere al centro dell’interesse il cittadino, soprattutto con quello che è il nostro credo, l’ascolto su tutto il territorio. La gente ci suggerisce, ci sprona, ci dice effettivamente quelle che sono e che vorrebbero essere le cose da cambiare”.
“A loro – prosegue Rontani – interessa mettere le mani solo sui centri di potere. A noi non serve, invece, per usarlo come mestiere retribuito, Noi siamo gente che vive del suo lavoro e della sua professione. La conferma di questo è che il sindaco uscente, per non staccare la spina, si candida, mentre pensavamo di essercelo levato di torno. E ha anche detto che resterà in Consiglio, ma ha certamente in mente di andare altrove. Intanto porta avanti le ragioni del cugino, candidato sindaco”.
Quanto al programma elettorale si spazia dal turismo all’economia, alla valorizzazione dei territori: “Le ville sarebbero una risorsa – dice – fra le tante potenzialità. Olio e vino andrebbero rivalutati, ad esempio, sono una potenzialità immensa per dare alla città di Capannori un marchio in più per essere ricordati. Di cosa si devono ricordare ora, delle strade con le buche? E poi basta con i progetti calati dall’alto come la piattaforma per il riciclo dei pannoloni, come il piano strutturale intercomunale. Questi – commenta, sempre riferendosi al centrosinistra – sono dei mistificatori e non pensano al bene collettivo”. Poi fa l’esempio del Compitese: “È considerato alla stregua del sud d’Italia – spiega – Noi ci sentiamo esclusi, mi dicono da quelle zone, ci sentiamo abbandonati. Per forza, se si amministra solo per il potere c’è solo il personalismo, il partito, l’amico e l’amico dell’amico”. Poi l’appello al voto degli indecisi: “Se di 15-16mila persone che pensano di non andare a votare ne convinciamo 4-5mila la battaglia è sicuramente vinta”.
Poi la passerella dei candidati consiglieri, a partire da Matteo Petrini, capogruppo uscente, che sprona il partito e il candidato sindaco verso la vittoria delle elezioni con una nutrita truppa di consiglieri del partito della Meloni. Il più anziano in lista è Ariano Rossi, classe 1950. Due i 2001: Valentina Colombini, e Lorenzo Ferri, per due mesi il più giovani in assoluto (al momento del voto non avrà ancora compiuto i 23 anni). In lista anche un assessore comunale (a Lucca): Lido Moschini e una candidata che per un periodo è stata papabile per la corsa a sindaca: l’avvocatessa Elisabetta Triggiani.
L’elenco completo: Matteo Petrini, 35 anni, Andrea Ambrogi, 49 anni; Iacopo Aquilini, 30 anni, Giovanni Baldacci, 72 anni, Tommaso Bartoli, 40 anni, Pina Bruno, di 39 anni, Mara Rosa Maria Buoni, 70 anni, Valentina Colombini, 23 anni, Pietro Davini, 54 anni, Lorenzo Ferri, 22 anni, Claudio Frediani, 67 anni, Andrea Lamioni, 44 anni, Michele Malena, 42 anni, Roberto Martinelli, di 48 anni, Lido Moschini, 65 anni, Serena Pardini, 48 anni, Cristina Pasquini, 27 anni, Mirko Piacentini, 50 anni, Simone Pieroni, 36 anni, Ariano Rossi, 73 anni, Manuela Sarti, 59 anni, Flavio Sodini, 50 anni, Elisabetta Ughetta Triggiani, 50 anni, Eleonora Vaselli, di 40 anni.