Il candidato consigliere Vasco Ricci (Lega): “Che fine ha fatto la ‘topa di Capannori’?”

L'esponente del Carroccio chiede lumi sul mascherone del Settecento una volta installato sul campanile della chiesa parrocchiale e ora di proprietà del Comune

“Ma che fine ha fatto quel pezzo di storia del nostro paese chiamato “la topa di Capannori”?”. A chiederselo è il candidato della Lega al consiglio comunale Vasco Ricci.

“Nel 2016 – dice – l’amministrazione comunale è venuta in possesso di tale manufatto grazie alla donazione da parte del parroco che lo donò al Comune perchè venisse valorizzato. Sono passati anni e la comunità aspetta una risposta da parte dell’amministrazione comunale. Questo simbolo storico deve tornare ai cittadini di Capannori e bisogna far conoscere la sua storia a tutti i bambini ed i ragazzi di oggi. Non tutti conoscono la storia di questo mascherone del Settecento, applicato sul campanile, che attraverso un meccanismo apriva e chiudeva la bocca allo scoccare delle ore. Il mascherone fu tolto dalla sua sede, perché un tempo la curia era scandalizzata dai continui giochi di parole che questo evocava. Io stesso da bambino ho avuto la fortuna di vederlo quando ancora era di proprietà della chiesa”.

“Oggi, in questo anno 2024, si ricorda anche il centenario della scomparsa del compositore lucchese Giacomo Puccini che ha vissuto nel tempo in cui il mascherone era sul campanile della chiesa di San Quirico e Giulitta – conclude Ricci – e proprio Puccini, ne conosceva bene la forma e il significato, utilizzando quel nome e il ricordo della stessa nelle sue lettere, scritte alla sorella e al cognato. Come Lega riteniamo doveroso valorizzare queste testimonianze storiche del nostro territorio. Sono un punto di forza che rappresentano le radici della comunità capannorese e devono essere tutelate”.

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