L’appello de ‘La scuola che desidero’: “La formazione sia al centro delle scelte in vista delle elezioni”

5 giugno 2024 | 16:45
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L’appello de ‘La scuola che desidero’: “La formazione sia al centro delle scelte in vista delle elezioni”

Il gruppo: “I politici riconoscano il percorso verso il Patto per la comunità educante digitale”

Lettera aperta alla cittadinanza capannorese da parte del gruppo La scuola che desidero dopo la presentazione del progetto del Patto della comunità educante dello scorso 27 maggio.

“In vista della imminente consultazione elettorale – dice – questa parte del mondo educativo e genitoriale chiede ai capannoresi – soprattutto a chi è ancora indeciso – di vincere ogni titubanza, mettendo la scuola al centro della propria scelta, per sollecitare e mobilitare l’attenzione della classe politica verso i temi e gli obiettivi concreti che con il progetto Pensare e fare scuola sono stati resi pubblici: investire in una specifica idea di scuola, rafforzando i legami con e tra la comunità territoriale, resistendo ai processi di burocratizzazione e alla protervia dei costanti tentativi ministeriali di smantellare ogni autonomia scolastica”.

“A livello locale si può costruire la società che vogliamo – dice ancora il gruppo – partendo dalla scuola e da chi la vive quotidianamente. Nel dibattito elettorale in corso e nelle scelte che ne scaturiscono, merita dare priorità ai contenuti volti all’irrobustimento della coesione sociale prodotta negli ultimi decenni e al metodo della prassi partecipativa e decisionale già preparati dal Patto per la scuola. Si tratta ora di dare ulteriore forza alle idee che nascono nel confronto collettivo, di aprire la strada a processi strutturati e irreversibili, chiedendo ai decisori politici di riconoscere, sostenere e accompagnare il percorso già incardinato con la collaborazione del professor Matteo Pasqual verso il Patto della comunità educante digitale, terreno privilegiato delle risposte alle grandi e pervasive trasformazioni tecnologiche in atto”.

“Preludio della cittadinanza del futuro – conclue la lettera – questa azione si fa erede dell’insegnamento che viene da Don Milani: La scuola siede fra il passato e il futuro e deve averli presenti entrambi. È l’arte delicata di condurre i ragazzi sul filo di un rasoio. Da un lato formare in loro il senso della legalità. Dall’altro la volontà di leggi migliori, cioè di senso politico … il maestro deve essere per quanto può un profeta, scrutare i segni del tempi, indovinare negli occhi dei ragazzi le cose belle che essi vedranno chiare domani. Nella scuola il domani di tutti è già nell’oggi”.


Per eventuali contatti la email è lascuolachedesidero@gmail.com.