Unione sportiva Città di Capannori: “Abbiamo bisogno di impianti adatti”

11 giugno 2024 | 14:54
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Unione sportiva Città di Capannori: “Abbiamo bisogno di impianti adatti”

L’appello della società all’indomani dell’elezione del nuovo sindaco Giordano Del Chiaro

“Abbiamo bisogno di una casa, per noi e le nostre famiglie”. L’appello, all’indomani delle elezioni amministrative, arriva dall’Unione sportiva Città di Capannori, che chiede alla futura giunta di investire in impianti adatti e proseguire così le diverse attività sportive sul territorio.

“Adesso che le elezioni amministrative sono terminate e questa riflessione non determinerà alcuna scelta in merito al futuro sindaco che ci guiderà per almeno i prossimi 5 anni, vogliamo condividere con ognuno di voi la condizione strutturale in cui verte il Club. Partiamo dai risultati sportivi per contestualizzare il quadro generale – dicono -. Nel calcio, in tre anni di attività, in prima squadra abbiamo centrato consecutivamente due promozioni di categoria (dalla terza alla prima) sfiorando per una sola manciata di differenza reti i playoff questa stagione.  Per quanto concerne l’attività giovanile e scolastica contiamo quasi 250 famiglie vantando almeno un gruppo squadra iscritto in ogni categoria dalle Juniores ai Piccoli Amici. Tutto ciò senza un impianto in gestione”.

“Nel basket, dalla prima squadra maschile di Promozione ai bimbi del mini-basket abbiamo circa 100 tesserati, istruttori esclusi – proseguono -. Nel campionato appena terminato abbiamo inoltre fondato per la prima volta nella storia del Comune di Capannori una formazione femminile, conquistando in meno di 8 mesi subito il passaggio in Serie C vincendo campionato e playoff contro una corazzata come la Wolf Basket. Tutto ciò senza un impianto in gestione. L’intero settore volley invece per mancanza di spazi, nel 2021 siamo stati costretti a regalarlo ai cugini della Libertas Ponte a Moriano 1982. Tutto ciò (perché) senza un impianto in gestione”.

“Siamo dunque, sia nel calcio (insieme alla Folgor Marlia) che nel basket la società con i titoli più alti del territorio. La sola nostra ‘colpa’ è stata quella di normalizzare un processo di crescita e un percorso sportivo che invece è stato extra-ordinario, sia per tempistiche che per risultati ottenuti – vanno avanti -. La volontà di far sport di qualità è evidente e sotto gli occhi di tutti ma purtroppo per svolgere le attività in modo importante come stiamo facendo e salvaguardare il patrimonio socio-culturale di cui siamo portatori, siamo costretti annualmente a pagare affitti locativi a società terze (che a loro volta pagano nei confronti del Comune una tariffa irrisoria annua di un migliaio di euro) un importo complessivo di circa 68mila euro, senza aver mai ricevuto una mano concreta da chi invece dovrebbe tutelarci. Per ammortizzare tali spese, abbiamo grazie al policamp summer village anche tre camp estivi (quattro dal primo di luglio). Organizziamo due eventi nazionali e collaboriamo con due dei memorial più importanti della Provincia di Lucca. Ovviamente pagando ogni metro cubo di aria respirabile. Abbiamo bisogno di una casa, per noi e le nostre famiglie”.