Marchi (Capannori Cambia): “Del Chiaro rappresenta solo una minoranza dei cittadini”

Astensionismo a Capannori, interviene Giovanni Marchi di Capannori Cambia.

“Il problema riguarda tutti – esordisce – A interrogarsi dovranno essere i partiti, a cominciare da quelli di centrodestra per la differenza quasi del 50% dei voti conseguiti fra le europee e le emministrative, in cui primeggia la Lega, che perde tre quarti dei voti e passa da 6 consiglieri eletti del 2019 a 1 di oggi. Ci sarebbe da chiedersi a cosa sia servito la lunga trafila e le critiche più volte espresse sulla stampa prima di convergere sulla candidatura di Paolo Rontani, che da mesi aveva avuto il coraggio di candidarsi con un movimento civico che ha conseguito il 7%. Inoltre ci sarebbe sempre da chiedersi se l’opposizione di centrodestra è stata capillare e propositiva sul territorio, così come la maggioranza ha saputo gestire il potere a dir poco in modo sistematico”.

“Comunque – prosegue Marchi – il distacco fra centrosinistra e centrodestra è talmente alto che ogni commento è superfluo. Ma anche il centrosinistra deve riflettere su un dato molto grave, quello dell’astensionismo; quasi il 47%. In aumento dell’8% rispetto alle precedenti amministrative del 2019. Ne consegue che Giordano Del Chiaro, al quale auguro buon lavoro, è stato eletto con 62,7% del 53%, che ha votato a Capannori, cioè rappresentando solo una minoranza degli elettori”.

“Un dato crescente e preoccupante che a Capannori ha raggiunto livelli record e che dimostra, – conclude l’esponente di Capannori Cambia – a mio avviso, sfiducia nella politica e nelle Iotituzioni. Tutti ne dobbiamo prendere coscienza a cominciare da chi ha vinto le elezioni ed ha responsabilità di governo”.