Riaperto il casello del Frizzone dopo due giorni da bollino nero sulle strade della Piana

Superlavoro dei tecnici e degli operai ma il caso ha riacceso i riflettori sull’urgenza di soluzioni ad ampio raggio per il traffico tra Capannori e Altopascio
E’ riaperto nella tarda serata di ieri (2 luglio) il casello in entrata al Frizzone, chiuso dall’alba di lunedì a causa dello sversamento di olio di arachidi dalla cisterna di un camion che si è rovesciata dopo lo scontro con un altro mezzo pesante all’ingresso dello svincolo autostradale dell’A11.
Una chiusura inevitabile e dettata dalla necessità di mettere in sicurezza via del Frizzone: dopo l’intervento dei vigili del fuoco è stato infatti necessario fresare e riasfaltare il tratto di viabilità interessato dallo sversamento dell’olio vegetale. E’ stato un superlavoro per i tecnici e gli operai delle ditte incaricate dal Comune di Capannori, insieme a quelli della Provincia che hanno operato senza sosta per ripristinare il prima possibile la viabilità. E, infatti, il casello è riaperto ieri sera attorno alle 22.
Ma dopo due giorni da bollino nero sulle strade della Piana. L’episodio, del tutto accidentale, sembra aver riacceso i riflettori sulla necessità di scelte per la viabilità di tutto il comprensorio. E soprattutto ad Altopascio – se ancora ce ne dovesse essere bisogno – quanto accaduto ha ancora una volta confermata la necessità che il terzo lotto della circonvallazione trovi realizzazione, che è quello, poi, per cui si sta impegnando, e non da ora, l’amministrazione comunale del Tau.
C’è anche chi – tra le numerose proteste offerte in questi giorni da tanti automobilisti rimasti in coda nelle strade della Piana e soprattutto sulla Romea, dove a complicare le cose c’è anche il ben noto passaggio a livello – ha riproposto di riattivare il vecchio casello di Carraia, magari soltanto per il traffico ‘leggero’.
Nemmeno tanto sullo sfondo si ripropone ancora la questione degli assi viari che continua a dividere fra chi li ritiene necessari e chi propone tipologie di soluzioni alternative che vanno nel senso di una mobilità sostenibile.