Tagli del governo ai Comuni, D’Ambrosio: “Più colpite le realtà virtuose nel fare i progetti”

La sindaca d’Altopascio suona la carica: “60mila euro in meno per 4 anni da Roma: penalizzati gli enti che hanno attratto i fondi del Pnrr”
“Arrivata l’ufficialità del governo: la presidente Meloni ha deciso di tagliare in modo lineare le risorse ai Comuni senza pietà“. Così la sindaca di Altopascio Sara D’Ambrosio apre la polemica dei sindaci (in particolare di centrosinistra) della provincia di Lucca contro il governo.
“In questa logica folle ci siamo anche noi, Altopascio – dice – con tagli consistenti spalmati tra il 2024 e il 2028 (qualcosa di più di 60mila euro di tagli all’anno). La cosa più assurda è la ripartizione di questo taglio, che va a colpire i Comuni in misura direttamente proporzionale ai finanziamenti Pnrr che hanno ricevuto per gli investimenti. Col risultato che i tagli sono più pesanti per chi è stato più capace di attirare risorse europee a fondo perduto (perché i soldi del Pnrr non vanno restituiti) e più virtuoso nel fare progetti e vincere bandi per offrire maggiori servizi sul territorio”.
“Molto concretamente significa, nel nostro caso, che da una parte abbiamo l’Europa che contribuisce con un milione di euro alla realizzazione del nuovo asilo nido – chiude – dall’altro l’Italia che ci obbliga, con una legge, ad avere gli asili nido, mentre il governo Meloni ci taglia le risorse per far funzionare quella stessa struttura, visto che il costo degli educatori – per esempio – è totalmente a carico dell’amministrazione comunale. Un controsenso, una cattiveria subdola, oltretutto fatta dopo le elezioni per non creare malumori. Dobbiamo farci sentire come amministratori locali, perché tutto questo è inaccettabile, dannoso e ingiusto”.