Rotatoria a Lunata, Rontani (Capannori Cambia): “Lavori fermi da oltre due settimane”

Il consigliere: “Sorge il dubbio che questo abbandono generale potrebbe essere una forma di protesta, perché i dovuti pagamenti ritardano troppo”
“Una volta, quando si voleva parlare di storie infinite, si diceva che erano lunghe come la barba di Noè. Oggi possiamo cambiare esempio e sostenere lunghe come i lavori alla rotatoria di Lunata“. Così il consigliere comunale di Capannori Cambia Paolo Rontani.
“Da quanti anni veniva richiesta l’eliminazione dell’impianto semaforico a quell’incrocio, dove il traffico sulla via provinciale era sempre più rallentato? Quanti amministratori della sinistra capannorese si sono impegnati a risolvere il problema a breve e poi non l’hanno fatto? Finalmente, all’ultimo mandato di Menesini sindaco (presidente pure della Provincia) è arrivato il progetto, sono iniziati faticosamente i costosi lavori della rotatoria, con tanto di esproprio delle aree necessarie per allargare gli spazi di passaggio, gara d’appalto, affidamento — prosegue -. Adesso però, dopo anni di discorsi, ci troviamo di fronte a una specie di labirinto colorato, dove sfido i più esperti autisti di camion e articolati a procedere tranquilli lungo un percorso quasi più ristretto dello spazio riservato ai marciapiedi. Addirittura, ci sono attività imprenditoriali in zona, che si trovano assai in difficoltà su come permettere l’ingresso in ditta ai loro clienti e fornitori. La stessa Confartigianato sta protestando, a buon motivo”.
“Tanti soldi spesi e da spendere per trovarsi comunque a non concludere. Infatti, dal 2 settembre, i lavori sono stati di nuovo fermati, macchinari, operai e tecnici risultano spariti e non si sa perché – dice ancora Rontani -. Qualcuno sostiene che questo tracciato sembra almeno scorrevole ma non rappresenta certo un’opera urbana funzionale e idonea alle esigenze degli utenti tutti. Così accade che in molti cambiano percorso, preferendo magari le vie interne per evitare quello che è ad oggi un caos stradale, in perenne attesa di conclusione. Qualche tecnico sostiene che, in corso d’opera, sono emerse particolari problematiche nel sottosuolo, che hanno richiesto pure l’intervento della Sovrintendenza e circa 75mila euro di costi aggiunti. Fatto sta che il bambino continua a non nascere e i dottori sono spariti, con tutte le infermiere. Mi sorge il dubbio che questo abbandono generale da oltre 2 settimane potrebbe essere una forma di protesta, perché i dovuti pagamenti ritardano troppo. Bisogna forse richiedere, nel frattempo, qualche mutuo in più?”.