Consiglio straordinario sull’impianto di Salanetti, il centrodestra e i comitati escono dall’aula

11 ottobre 2024 | 20:21
Share0
Consiglio straordinario sull’impianto di Salanetti, il centrodestra e i comitati escono dall’aula

Nessun intervento dopo l’esclusione dall’assise di Giannoni e Pisani. Menesini spiega il no con l’iscrizione a parlare del consigliere regionale Fantozzi. Ok all’odg della maggioranza

Impianto per il riciclo dei pannolini e dei pannoloni a Salanetti, bagarre in consiglio comunale di Capannori.

L’opposizione, e tutti coloro che si erano iscritti a intervenire che fanno riferimento al centrodestra o ai comitati di cittadini, sono usciti dall’aula per la mancata iscrizione a parlare del coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia e della consigliera comunale di opposizione a Porcari, Barbara Pisani.

La decisione era arrivata dalla conferenza dei capigruppo della mattina e spiegata anche in assise dal presidente del Consiglio Luca Menesini. La scelta è stata fatta in quanto era iscritto a parlare, per Fratelli d’Italia, il consigliere regionale Vittorio Fantozzi e quindi Giannoni sarebbe risultato un ‘doppione’ come rappresentanza del partito di Giorgia Meloni. Quanto alla consigliera del Comune limitrofo Barbara  la sua ammissione avrebbe portato all’ammissione anche di altri esponenti di Porcari, ente che ha piena autonomia per organizzare un suo consesso sul tema.

Questo l’elenco di coloro che dovevano intervenire sul tema: Daniele Fortini (presidente RetiAmbiente), Ugo Salvoni (presidente Ascit), Riccardo Tocchini (tecnico progettista), Vittorio Fantozzi (consigliere regionale Gruppo Fratelli d’Italia), Massimiliano Baldini (consigliere regionale gruppo Lega), Francesco Silvestri (rappresentante del gruppo Capannori Cambia), Matteo Masini (rappresentante del movimento politico Capannori Popolare), Giuliano Fanucchi (rappresentante del Comitato Ambiente Paganico), Luca Guidi (Rappresentante del comitato Spontaneo Salanetti), Liano Picchi (coordinatore dei comitati ambientali della Piana), Rossano Ercolini (direttore del Centro di Ricerca Rifiuti Zero), Andrea Minutolo (responsabile scientifico di Legambiente) ed Elisa Montemagni (Ddputato Lega Salvini Premier).

Di questi hanno parlato i rappresentanti di RetiAmbiente e di Ascit, il tecnico progettista, il rappresentante di Capannori Popolare, Rossano Ercolini del Centro di Ricerca Rifiuti Zero e il responsabile scientifico di Legambiente.

A chiusura del consiglio comunale il sindaco, Giordano Del Chiaro, ha ribadito le posizioni già rappresentate nell’assemblea pubblica dei giorni scorsi: “La situazione – spiega – è migliorativa rispetto all’esistente, dal punto di vista del riciclo dei rifiuti e di quello ambientale”.

Il centrodestra mantiene la sua posizione critica verso la decisione: “Un fatto gravissimo – dice il consigliere regionale e capogruppo di Fratelli d’Italia, Vittorio Fantozzi – una lesione della libertà di parola e di espressione, un arroccamento senza senso, che ha provocato la reazione non solo dei consiglieri di opposizione, ma anche degli stessi cittadini presenti, che hanno abbandonato l’aula dove si sarebbe dovuto tenere il consiglio comunale appositamente convocato a Capannori sull’impianto di Salanetti che, nelle intenzioni della sinistra capannorese, dovrà trattare pannolini e materiali simili”.

“Noi – dicono  Riccardo Giannoni e Barbara Pisani – come  consiglieri di opposizione a Porcari, quindi molto interessati dall’argomento, avevamo chiesto di poter intervenire. Una richiesta legittima e crediamo assolutamente accoglibile. Invece, contravvenendo alle più elementari regole democratiche e di correttezza istituzionale, ci è stato impedito di parlare e questo ha provocato la reazione dei consiglieri di opposizione capannorese e anche dei cittadini, che hanno visto questa chiusura di Menesini come un atto di sfida e di arroganza”.

Elisabetta Triggiani, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Capannori e i consiglieri Lido Moschini, Eleonora Vaselli e Matteo Petrini, non hanno avuto esitazioni “non aveva senso continuare, dopo questa decisione irricevibile del presidente del consiglio comunale di Capannori. Noi siamo dalla parte dei cittadini e eravamo pronti a discutere su questo tema con grande impegno, perché lo riteniamo centrale in questa fase amministrativa. Evidentemente la maggioranza capannorese ha paura del confronto”.

“In ogni caso – concludono Fantozzi, Giannoni e Pisani – si tratta dell’ennesima conferma di una sinistra buona solo quando c’è da votare , salvo poi mostrare il suo vero volto, autoritario e chiuso a ogni discussione, quando si tratta di decisioni prese chissà per quali motivazioni. Noi continuiamo e continueremo a opporci a un impianto privo di ogni logica, che la sinistra si ostina a volere nonostante tantissime controindicazioni, con motivazioni che ancora non riusciamo a comprendere”.

Alla fine la maggioranza ha proposto e approvato un ordine del giorno favorevole alla realizzazione dell’impianto. Un testo in cui si sottolinea la garanzia dell’assenza di emissioni odorigene dalla struttura.

La nota del Comune e le dichiarazioni

Disco verde del consiglio comunale di Capannori nella seduta di ieri (venerdì) alla realizzazione del polo impiantistico per la lavorazione ed il recupero di rifiuti tessili e materiale dei prodotti assorbenti per l’igiene della persona nella zona industriale di Salanetti che sarà realizzato da RetiAmbiente in collaborazione con Ascit Spa e condiviso con il Comune di Capannori. L’assemblea consiliare straordinaria dedicata a questo tema ha visto l’approvazione di una mozione presentata e approvata dalla maggioranza (Pd, Capannori 2034, Capannori Corre!, Alleanza Rosso Verde) che vede come primo firmatario il consigliere Michele del Debbio e che è stata illustrata dal consigliere Antonio Cipriani (entrambi del Pd). Ad inizio della seduta i gruppi di opposizione e tutti coloro che si erano iscritti ad intervenire che fanno riferimento al centrodestra e ai comitati cittadini hanno abbandonato l’aula in segno di protesta per la mancata iscrizione a parlare del consigliere comunale di Porcari Riccardo Giannoni come rappresentante esterno di Fratelli d’Italia e della consigliera di opposizione di Porcari Barbara Pisani.

“Ammettere a parlare i due consiglieri di Porcari avrebbe potuto portato all’ammissione anche di altri esponenti di Porcari con il rischio di trasformare il consiglio comunale di Capannori nel consiglio comunale di Porcari –  ha spiegato il presidente del consiglio comunale Luca Menesini -, evidenziando che per Fratelli d’Italia era comunque in programma l’intervento del consigliere regionale Vittorio Fantozzi-. I consiglieri comunali di Porcari possono fare consigli comunali nel proprio comune sul tema del polo impiantistico di riciclo ed esprimere liberamente la loro opinione sulla stampa”.

Delle 12 persone iscritte a parlare sono intervenuti Daniele Fortini, presidente di RetiAmbiente), Ugo Salvoni, presidente di Ascit, Riccardo Tocchini, tecnico progettista, Matteo Masini, rappresentante del movimento politico Capannori Popolare, Rossano Ercolini, coordinatore del Centro di Ricerca Rifiuti Zero e Andrea Minutolo, Responsabile Scientifico di Legambiente nazionale.

Il documento approvato dal consiglio comunale chiede al sindaco e alla giunta di tenere sempre aperto il canale informativo con i cittadini, utilizzando la massima trasparenza sui documenti e sul progetto del polo impiantistico di riciclo, pubblicando ogni atto sul sito del Comune e di Ascit, dedicandogli una sezione apposita; di promuovere il comitato di controllo proposto da RetiAmbiente in collaborazione con il centro di ricerca “rifiuti zero”; di vigilare che, a seguito delle opportune procedure di indagine e valutazione, l’impianto realizzato non abbia impatto per il territorio e la cittadinanza circostante, in modo da assicurare massime garanzie di protezione ambientale e di tutela della salute dei cittadini. Chiede inoltre che il Comune si attivi affinché non ci sia sversamento di acque contenenti i Pfas e altri inquinanti chimici nelle acque di scarico dell’impianto prendendo in considerazione le tecnologie più avanzate per filtrare e contenere queste sostanze.

“Ritengo che ospitare a Capannori un polo impiantistico per il riciclo di prodotti assorbenti e tessili rappresenti una grande opportunità per il nostro territorio dal punto di vista ambientale, visto che ci permetterà di riciclare in particolare un prodotto indifferenziato come quello assorbente per uso igienico che pesa tantissimo nello smaltimento, poiché ad oggi deve essere sotterrato o incenerito ma anche di mandare a riciclo o a riuso scarti tessili che ad oggi finiscono nel rifiuto indifferenziato – afferma il sindaco, Giordano Del Chiaro -. La piattaforma di riciclo che nascerà a Salanetti sul cui iter di realizzazione terremo costantemente aggiornati i cittadini è una risposta concreta contro la politica dell’incenerimento, e quindi un progetto di salvaguardia ambientale e della salute dei cittadini in perfetta coerenza con la strategia rifiuti zero che l’amministrazione porta avanti ormai da molti anni. Un’opportunità ambientale ma anche economica per i cittadini perché smaltire l’indifferenziato è molto costoso, con costi che aumentano ogni anno, pertanto poter riciclare i prodotti assorbenti ci consentirà di tenere le tariffe basse come i cittadini meritano. Infine, questo impianto è un’opportunità per l’area industriale di Salanetti, perché sarà riqualificata con interventi che attende da anni, a partire dalla rotatoria di accesso su via Guido Rossi. Il Centro ricerca rifiuti zero, che ringrazio, sta anche conducendo un lavoro di controllo importante, suggerendo migliorie che RetiAmbiente ha già accolto”.

“Il Comune di Capannori è stato il primo comune italiano ad aderire alla strategia Rifiuti Zero, e questo ha portato il nostro comune ad essere riconosciuto a livello internazionale come esempio di eccellenza sul tema e di ispirazione per altre realtà territoriali; la lotta all’incenerimento e al sotterramento dei rifiuti è un obiettivo prioritario per la salvaguardia del Pianeta e il Comune di Capannori, insieme al Centro Ricerca Rifiuti Zero, sta portando avanti azioni innovative per ridurre il prodotto indifferenziato a monte e per promuovere una cultura della sostenibilità in tutti gli ambiti – recita la mozione-. Da un’analisi del rifiuto indifferenziato prodotto nel nostro territorio, emerge che circa il 40% di esso, ovvero 3-4 mila tonnellate, è composto da prodotti assorbenti attualmente stoccati all’aperto nell’isola ecologica Salanetti 1; il trattamento dei materiali assorbenti consentirà ai cittadini del Comune di Capannori di superare la soglia del 90% di raccolta differenziata prodotta avvicinandosi sempre più all’obiettivo rifiuti zero”.

“RetiAmbiente, società in house, gestore unico del ciclo integrato dei rifiuti nel perimetro dell’Ambito Territoriale Ottimale (Ato) Toscana Costa, società di cui la nostra amministrazione detiene una quota societaria attraverso la sua controllata ASCIT, ha partecipato a un bando per il recepimento di fondi del Pnrr per 15 milioni di euro per la realizzazione di un polo impiantistico per la lavorazione ed il recupero di rifiuti tessili e materiale dei prodotti assorbenti per l’igiene della persona di cui 10 milioni finalizzati alla realizzazione di un impianto per la gestione di 10 mila tonnellate anno di materiale assorbente – si spiega nel documento-. Il prodotto del processo di trattamento del materiale di cui sopra, sono plastiche, materiali assorbenti e cellulosa che saranno nuovamente commercializzate. Gli ulteriori 5 milioni sono finalizzati alla gestione dei rifiuti tessili. Il polo sarà da realizzarsi entro giugno 2026”.

“Oltre a questo intervento RetiAmbiente si è impegnata nel proprio piano industriale a finanziare le ulteriori opere necessarie per la copertura dell’isola di trasferenza Salanetti 1 al fine di eliminare ogni tipo di impatto residuale esistente tramite lo stoccaggio in ambienti chiusi e coperti dei rifiuti raccolti – spiega ancora la mozione -. Il polo è progettato per escludere le emissioni odorigene derivanti dalla lavorazione di tali materiali. L’ area individuata per la realizzazione del polo è l’area industriale di Salanetti e il capannone individuato per ospitarlo, che fino a poco tempo fa era usato da una ditta di logistica, sarà, quindi, dedicato sia al trattamento dei prodotti assorbenti che del tessile seppur in percorsi distinti. La realizzazione di tale polo è una soluzione sostenibile necessaria per limitare l’incenerimento dei rifiuti indifferenziati e il conferimento in discarica e rappresenta quindi una politica virtuosa attiva nella ricerca di risposte ai bisogni che coinvolgono la collettività. Come tutte le innovazioni, anche la realizzazione di questo polo può suscitare domande nella popolazione a cui vogliamo rispondere in modo puntuale e rigoroso“.

La mozione chiede al sindaco e alla giunta anche di attivarsi affinché le materie prime e seconde derivanti dal processo abbiano una loro chiara e definita destinazione in chiave di economia circolare; il fabbisogno energetico dell’impianto derivi per la maggior parte da energia rinnovabile ed elettrica per un bilancio emissivo pari a zero; siano compiutamente svolte, tutte le procedure di valutazione dell’impatto ambientale previste dalle vigenti norme che regolano la materia ed attuate puntualmente tutte le prescrizioni e raccomandazioni impartite in materia di impatto ambientale, dai competenti Organi della Pubblica Amministrazione, a massima garanzia e tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini Chiede, infine, che il Comune di Capannori, in collaborazione con Regione Toscana e RetiAmbiente, riqualifichi e rigeneri l’area interessata di Salanetti, in virtù anche del passaggio, nei suoi pressi, della via Francigena e faccia in modo che gli enti competenti realizzino la rotatoria tra l’intersezione di Via G. Rossi e Via dei Salanetti come previsto dal progetto in questione, al fine di mettere in sicurezza la viabilità di zona.